Dl Semplificazioni bocciato in Senato, 62 emendamenti tagliati per inammissibilità

gov2(ASI) Roma - Il decreto legge Semplificazioni è stato tagliato, per ragioni di inammissibilità, di 62 emendamenti su 85 già approvati dalle commissioni del Senato. La bocciatura è arrivata durante la discussione al Senato dopo che, sono state avanzate delle perplessità su molti emendamenti perché ritenuti non coerenti con il provvedimento in discussione nell’Aula di Palazzo Madama.

Durante il passaggio in commissione, il testo si era infatti allargato a dismisura rispetto alla versione varata dal Consiglio dei Ministri il 12 dicembre. Il presidente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha sottolineato che le modifiche dichiarate inammissibili non si traducevano in misure di semplificazione o di sostegno. Risultano ammessi all'esame dell'Assemblea solo 23 emendamenti, tra cui quello relativo alla moratoria di 18 mesi sulle trivellazioni e le "regionalizzazione" delle concessioni idroelettriche. 

Restano le norme sull’Ires agevolato al no profit. Non sono state tagliate nemmeno le misure sugli autisti Ncc in materia di autoservizi pubblici non di linea e quelle sull’indicazione dell’origine delle materie prime nelle etichette per gli alimenti.
E’ stato giudicato ammissibile al voto dell'Aula anche l'emendamento che autorizzata una spesa di 10 milioni di euro ai fini della corresponsione di speciali elargizioni in favore delle famiglie delle vittime del disastro di Rigopiano, avvenuto il 18 Gennaio 2017 e in favore di coloro che a causa del disastro hanno riportato lesioni gravi e gravissime.

Salta invece la stretta anti-Xylella inserita nel decreto semplificazioni. L'emendamento presentato dai relatori che prevedeva l'obbligo di distruzione degli ulivi infetti, stabilendo per il mancato rispetto delle nuove norme anche la pena estrema del carcere da 1 a 5 anni, è stata dichiarata inammissibile dalla presidenza del Senato nel corso del dibattito in aula. Contro la misura si era scagliato Beppe Grillo, che aveva definito la prospettiva della reclusione "da film horror".
Risulta non ammessa anche la proroga della sospensione delle tasse per i contribuenti colpiti dal crollo del Ponte Morandi di Genova. Saltano le novità sulla 'web tax', che avrebbero fissato dei paletti per identificare chi non è tenuto a pagare il tributo. La norma prevedeva che non si considerano servizi digitali, e quindi non sono soggetti al pagamento dell'imposta, le 'interfacce' il cui scopo principale è quello di fornire agli utenti servizi di comunicazione o servizi di pagamento. A restare fuori dall’esame del Senato ci sono infine le misure sugli sconti sull’Rc auto con la sola stipula di un contratto che preveda l’installazione della scatola nera.

L’Aula del Senato proseguirà nella mattinata di martedì l’esame del decreto semplificazioni.

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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