Casa Reclusione di Sulmona futuro Istituto di primo livello e 41bis ?  Nardella (UIL) auspicio per tutti.

(ASI) Guardando a 360 gradi nello scenario nazionale delle strutture penitenziarie italiane la UIL nota, non certo con non poca sorpresa che istituti di pena di primo livello vanno a riguardare strutture per le quali che in fatto di caratteristiche quella sulmonese non avrebbe nulla di che invidiare in termini di produttività elaborata e circuitazione presente( tipologia di detenuti presenti).

Di qui nasce spontanea una domanda: perché la Casa di reclusione di Sulmona, con tutto il suo corredo fatto di sezioni per detenuti ad alta sicurezza tra i quali quelli denominati AS3( associazione mafiosa) e AS1( ex appartenenti al circuito del 41 bis), collaboratori di giustizia, arrestati, semiliberi e detenuti ex art. 21 O.P. ( quelli addetti al lavoro esterno per intenderci) non rientra in questa fattispecie?

-A porsi questa domanda è Mauro Nardella Vice Segretario Generale Abruzzo e componente della segreteria della Camera sindacale territoriale Adriatica Gran Sasso-

   Potrei anche pensare che 400 detenuti siano ancora troppo pochi per giustificare l’attribuzione di questo importante vessillo (anche se il numero di detenuti sembra non rientrare tra i requisiti richiesti ma il numero di circuiti presenti) però non si può  sottacere al fatto che alcuni istituti, non ultimo quello aquilano ( il cui numero di detenuti non supera i 200 presenti), la caratteristica di essere istituto di primo livello ce l’hanno per motivi  per i quali anche il carcere ovidiano può tranquillamente vedersi inserito nel novero degli aventi diritto.

-Sottolinea il sindacalista-

 A tal proposito lo scrivente ha inviato una missiva al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Francesco Basentini attraverso la quale, facendo seguito a quanto già rappresentatogli  nel corso dei lavori del VII seminario nazionale di criminologia “Ecomafia ed agromafia: analisi riflessioni e proposte”, si è voluto evidenziare non solo che ci sarebbero tutti i presupposti per poter dare un seguito a quanto richiesto ma che addirittura si potrebbe ulteriormente investire, sfruttando il costruendo padiglione, implementando un reparto per la custodia dei detenuti rientranti nel circuito del 41 bis.

-precisa Nardella-

L’auspicio è che il Capo del Dipartimento, unitamente agli uffici competenti, prendano atto della richiesta inoltrata  e, attraverso uno studio di fattibilità, dargli seguito".

Conclude la nota del  Vice Segretario Regionale Mauro Nardella

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