Mario Draghi: "Lo spread danneggia le banche italiane"

(ASI) Roma - L'Italia e i suoi problemi economici sono uno dei temi al centro della conferenza stampa seguita alla riunione del consiglio direttivo della Bce. "E' una mia percezione personale per cui prendetela per quello che è: resto fiducioso che un accordo sarà trovato", ha detto il presidente della Bce Mario Draghi riferendosi al caso italiano mentre la Manovra è stata oggetto oggi di un confronto telefonico tra Angela Merkel e Jean Claude Juncker.

L'ex governatore di Bankitalia ha comunque messo in guardia sugli ultimi rialzi del differenziale e sulle possibili conseguenze per il comparto bancario: "Non ho la palla di cristallo, se sarà 300, 400 o quant'altro. Certamente questi bond sono nel portafoglio delle banche, se perdono valore intaccano il capitale delle banche". "Se mi si chiede cosa si può fare riguardo alle banche - ha aggiunto Draghi -, dato l'allargamento dello spread negli ultimi sei mesi, una prima risposta è ridurre lo spread e non mettere in dubbio la cornice istituzionale che sorregge l'euro". La Banca centrale europea ha lasciato i tassi d'interesse invariati: il tasso principale resta fermo allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,40%. La decisione è in linea con le attese del mercato.

Il consiglio direttivo si attende inoltre che i tassi di interesse di riferimento della Bce si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino all'estate del 2019 e in ogni caso "finché sarà necessario per assicurare che l'inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.

Subito immediate le reazioni dei politici italiani alle parole di Mario Draghi. 

Risponde così il presidente della Commissione Finanze del Senato, il leghista Alberto Bagnai, a Radio Anch'io: "Mi sembra improprio che il massimo responsabile della stabilità finanziaria in Europa emetta degli allarmi, seppur poi velati, circa la tenuta delle banche di un Paese che è sotto il controllo della sua vigilanza, Difficilmente mi immagino un governatore della Banca d'Italia dire che una banca tale è poco solida a mercati aperti. Un comportamento simile sarebbe del tutto assurdo, come è assurdo che il governatore della Bce dica che c'è un rischio, lui quel rischio deve gestirlo e finora lo ha fatto tramite l'acquisto di titoli pubblici e privati da parte della Bce cioè una monetizzazione mascherata del debito pubblico".

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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