(ASI) UE, Casini: "Alleanza europeista moderati-progressisti come baluardo al populismo"

(ASI) Roma - “Oggi tutti gli italiani sono d'accordo su un punto: questa Europa non piace. Populisti e sovranisti vogliono recuperare un'improbabile sovranità nazionale. Noi, d'altro canto, diciamo che non abbiamo avuto il coraggio di andare avanti.

Siamo rimasti nel mezzo del guado e non abbiamo realizzato un'Europa federalista. Ora ne paghiamo le conseguenze con l'avanzata del populismo.
I nostri argomenti sono esattamente l'opposto di quelli dei sovranisti. Diciamo anche che l'Europa non può essere quella economica, monetaria o solo una sorta di elefante burocratico. Deve avere un'anima e un cuore. Ecco perché dobbiamo rilanciare un grande progetto democratico europeo basato sul federalismo. Per fare questo, dobbiamo andare oltre le tradizionali divisioni destra- sinistra e formare un'alleanza anti-sovranisti composta da europeisti moderati e progressisti.
La maggioranza degli italiani è ancora a favore dell'Europa. Ma siamo un po' come il vecchio Partito Comunista Polacco, incapace di difendere il vecchio ordine ma anche di costruirne uno nuovo”.
Lo dice in un’intervista al quotidiano svizzero Le Temps da Ginevra, dove guida la delegazione parlamentare italiana dell’Unione Interparlamentare alla 139esima Assemblea della UIP.
“Lo stato dell'economia italiana con un Debito che rappresenta il 130% del PIL è certamente preoccupante e dobbiamo stare attenti. Ma dobbiamo anche smettere di pensare che ci sia una cospirazione contro l'Italia, come suggerisce il governo. È importante ripristinare la fiducia nel Paese – continua Casini - perché il giorno in cui i rubinetti del credito si prosciugheranno, l'Italia si troverà in una situazione molto difficile”.
“Il reddito di cittadinanza da un punto di vista sociale ha un senso – aggiunge - ma per il resto solleva seri dubbi. Al di là delle buone intenzioni, rischiamo di creare una misura puramente assistenzialistica. Non è precisamente la direzione che l'Italia dovrebbe intraprendere per recuperare la sua competitività e migliorare la produttività. Per quanto riguarda le pensioni, la legge Fornero è stata una riforma dolorosa. Ma una volta adottata, ha aumentato la credibilità dell'Italia all'estero e ha contribuito a trovare un equilibrio senza far esplodere la Finanza pubblica. Il fatto che la Lega voglia cambiare questa legge mi lascia molto perplesso”.
“Questa coalizione non ha un vero progetto globale, è piuttosto un mosaico di idee dove ognuno porta il suo pezzo al puzzle. È stato trovato un equilibrio nell’esercizio del governo e questa è la realtà della politica: io ti do qualcosa, e tu mi dai qualcosa in cambio. Quanto all’immigrazione il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha saputo sfruttare questa questione molto bene. Oggi non c'è più alcuna emergenza migratoria in Italia: il suo predecessore, Marco Minniti, aveva gestito bene il fascicolo e svolto un efficace lavoro di prevenzione.
I Ministri M5S? Sono molto perplesso. Penso alla discutibile gestione del Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli. Ma tra i loro parlamentari eletti – conclude Casini- ci sono uomini e donne che lavorano con serietà e con uno spirito costruttivo. Possono non avere esperienza politica, ma imparano e vogliono migliorare”.

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