Governo, vertice sulla manovra: il deficit dovrà scendere al 2% nel 2021

Conte 7(ASI) Roma - Nuovo vertice previsto per oggi a Palazzo Chigi sulla Manovra economica stamani, dopo quello chiuso nella serata di ieri. La riunione tra il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il titolare del Mef Giovanni Tria e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi è durata circa due ore. Presenti anche i due viceministri dell'Economia Massimo Garavaglia e Laura Castelli. 

Dopo le pressioni dell'Unione europea e l'impennata dello spread tra Btp e Bund tedeschi oltre quota 300, si ipotizza un calo del rapporto deficit. La quota del deficit resterebbe ferma al 2,4% per la manovra 2019. Ma per i due anni successivi l'asticella scenderà: nel 2020 al 2,2% fino ad arrivare al 2% nel 2021.
"Al lavoro per il cambiamento. Tutti insieme avanti determinati con gli impegni presi. La nostra manovra, per la prima volta, mette al centro i cittadini e fa il bene della gente", ha scritto in un tweet il premier Giuseppe Conte pubblicando un'immagine del vertice. Immagine in cui si vedono, tra gli altri, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il titolare del Mef Giovanni Tria sorridenti.

Queste le parole di Luigi Di Maio: "La manovra del popolo sarà coraggiosa e conterrà tutto quello che gli italiani ci hanno chiesto. Nessuno deve restare indietro: con i 10 miliardi per il Reddito di Cittadinanza diamo a tutti la possibilità di ricostruire il proprio futuro. Ci sbarazzeremo poi della legge Fornero, perché tutti hanno diritto ad andare in pensione serenamente e i giovani hanno diritto ad entrare nel mondo del lavoro, rispondendo anche alle esigenze delle imprese. Stanzieremo 1 miliardo e mezzo di euro per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche".

"Confermato: puntiamo tutto sul lavoro e sulla crescita, via la Fornero e meno tasse alle partite Iva. In Europa se ne faranno una ragione, gli italiani sono stufi di precarieta' e insicurezza" ha affermato Salvini, rispondendo al presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker.

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

Continua a leggere