Altalena dello spread sulla manovra. L'Unione europea ammonisce, il governo risponde

tria(ASI) Il testo ufficiale ancora non c'è, tanto che dall'Ecofin il ministro dell'Economia italiano Giovanni Tria è stato rimandato a casa senza prese di posizione ufficiali da parte del Consiglio dell'Unione europea. Il Documento di Economia e Finanza del governo giallo-verde è però su tutte le prime pagine, al centro dell'attenzione dei mercati e ha già provocato le reazioni delle figure di spicco di Bruxelles.


Alla questione più delicata sulla stessa moneta unica, il premier Giuseppe Conte ha ribadito che l'Euro per l'Italia è irrinunciabile, mentre alla risalita, non impennata, dello spread a 297 punti base di martedì 2 ottobre, Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno risposto all'unisono, accusando Jean Claude Juncker e Pierre Moscovici di fare del «terrorismo mediatico».
Il presidente della Commissione europea, per via dello sforamento del 2,4% sul rapporto debito/Pil italiano, ha precisato di non voler un nuovo caso Grecia, nel momento in cui l'esecutivo punta su una maggiore spesa pubblica per rilanciare la crescita. La scorsa settimana lo stesso Tria era stato costretto ad accettare la richiesta dei vicepremier, anche al fine di soddisfare l'applicazione del reddito di cittadinanza, bandiera elettorale del M5s.
Per il governo questa politica economica espansiva e antiausterity, che durerà 3 anni, è necessaria per ripartire, con la possibilità di investire 15 miliardi in più. Bruxelles invece non la definisce conforme agli standard comunitari da rispettare, tenuto conto dell'alto debito pubblico italiano.
L'apertura che rassicura l'Unione è dello stesso ministro Tria, «pronto a cambiare il Def qualora le spese non fossero sostenute dalla crescita.
Il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha ammonito l'Italia dicendo che «una certa flessibilità era già stata applicata, secondo i criteri del patto di stabilità europeo. La bozza della manovra sembra oltrepassare questo limite, non risultando così accettabile».
Il ministro delle Finanze austriaco Hartwig Loeger, presidente di turno dell'Ecofin, ha infine ricordato che «Tria avrà l'opportunità di spiegarla, carte e numeri alla mano, nel corso dei futuri incontri. Nonostante le regole da rispettare, l'Unione europea deve essere una famiglia e come tale i problemi dei singoli saranno risolti insieme».
In attesa di sapere cosa faranno i mercati nel corso della settimana, in relazione ai livelli del differenziale fra i tassi di interesse dei buoni del tesoro italiani e quelli tedeschi, il ministro Di Maio ha comunque precisato che l'azione del governo non farà passi indietro e «non arretrerà di un millimetro». Almeno fino alle valutazioni del Parlamento, quando sarà presentato alle Camere mercoledì 3 ottobre.
Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia

Continua a leggere