Tiboni (MIC): "Autostrade, il Governo Berlusconi, con i voti della Lega e di Salvini cancellò la norma che legava gli utili alla messa in sicurezza. Oltre a chi non ha vigilato, pesano anche sulle loro coscienze le vittime di Genova?

tiboni11 copy(ASI) "Da esponente di partito a cui stanno a Cuore i valori dell’Etica e dell’Onestà, non posso sottacere su quanto è accaduto politicamente nel 2008, un passaggio mparlamentare che rilevo fondamentale per la sicurezza degli italiani, che come accade spesso passa inosservato agli occhi di buona parte degli stessi.

Stiamo parlando del IV governo Berlusconi, che, appena insediato di fatto  per cancella la riforma sulle concessioni autostradali. L’emendamento, subito battezzato, come 'salva Benetton', modificò le norme ed approvò, per 'legge', tutte le nuove convenzioni già sottoscritte tra  Anas e concessionarie. In sintesi se prima si obbligavano, i Benetton, gestori privati delle autostrade a legare gli aumenti dei pedaggi agli interventi di ammodernamento e manutenzione, il governo Berlusconi, grazie anche al voto della Lega e di Salvini (come  riportato in data odierna dal quotidiano Il Fatto Quotidiano) cancella questa impostazione. In questo modo gli utili dei pedaggi non dovevano più essere spesi per la messa in sicurezza. Ora è chiaro perché durante l’intervista sul ponte di Genova, Salvini ha sviato la domanda parlando dei migranti, come è chiaro che portato alla luce questo gravissimo atto politico, Salvini si sia preoccupato di attribuire la responsabilità a chi non ha vigilato. Ciò è vero, però non possiamo altro che esprimere il nostro più ampio dissenso nei confronti di un Ministro che si professa rinnovatore del Paese nello slogan 'prima gli Italiani' ma che, di fatto, nel 2008  contribui a fare apporovare l'emendemento che fu definito proprio 'salva Benetton', un atto  politico che non può passare inosservato. Il nostro pensiero non può oggi che non andare ai familiari delle vittime di Genova". E' quanto dichiara in una nota il Leader del Movimento Italia nel Cuore, Mauro Tiboni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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