Genova, primi alloggi per famiglie interessate da sciagura, polemiche su Benetton

salvini7  (ASI) Le istituzioni, locali e nazionali, cercano di fronteggiare l’emergenza seguita al crollo del ponte Morandi a Genova. Il Comune della città ha istituito, insieme alla Regione, uno sportello per gli sfollati presso il Centro civico di Buranello a Sampierdarena.

Questi ultimi potranno conoscere qui le graduatorie e le modalità di assegnazione degli alloggi. I nuovi appartamenti saranno consegnati, ai cittadini interessati dalle conseguenze del tragico evento, entro otto settimane. Lo ha assicurato, questa mattina su Twitter, Giovanni Toti. “A meno di una settimana dal tragico crollo del ponte Morandi” – ha aggiunto il governatore della Liguria – oggi “consegneremo le prime case per le famiglie costrette ad abbandonare i loro alloggi. Stiamo lavorando giorno e notte per dare a tutti una sistemazione. Entro il 20 settembre altre 40 case, entro settembre 100 appartamenti e poi altri 150”. L’esecutivo ha invitato, intanto, le autorità competenti ad agire rapidamente, ricordando il denaro già stanziato per fronteggiare le conseguenze di quanto è capitato alla vigilia di ferragosto. “Il Governo – ha scritto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Facebook – ha messo a disposizione i fondi necessari, ma adesso pretendiamo che si faccia in fretta e che sia data una dimora a queste persone”. La grave tragedia, avvenuta il 14 di questo mese, continua ad essere quindi al centro del dibattito politico. Il presidente della Commissione ispettiva, del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Francesco Ferrazza ne ha attribuito la paternità a una “serie di concause”. Autostrade per l’Italia ha chiesto scusa e ha detto che è stato tolto il pagamento del pedaggio nella zona colpita dalla sciagura. Ha ricevuto inoltre una lettera di contestazione, dal dicastero guidato da Danilo Toninelli, a cui avrà 15 giorni di tempo per rispondere. Il capo del Viminale non ha escluso, partecipando in qualità di ospite questa mattina a una trasmissione televisiva, l’ipotesi di nazionalizzare la realtà che avrebbe causato il tragico evento: “Se Autostrade ha incassato 3 miliardi e oltre dai pedaggi, ci si aspetta che la gente non cada”, ha scandito Matteo Salvini che ha aggiunto poi di non avere ancora elementi per annunciare le decisioni future. Ha ammesso, tuttavia, il proprio errore causato dalla scelta di avere votato, nel 2008, il provvedimento “Salva Benetton”. Le opposizioni sono passate così subito all’attacco. Il decreto in questione - ha ricordato Deborah Serracchiani in un tweet - “diede al gruppo le concessioni molto vantaggiose per Autostrade. Governava Berlusconi”. L’esponente del Pd si è rivolta poi al segretario del Carroccio: “Ora non se lo ricorda più? Meglio rinfrescargli la memoria”. Il procuratore di Genova, Francesco Cozzi, ha fatto sapere di non “accettare l’idea che il tema della sicurezza pubblica stradale sia rimesso nelle mani dei privati. La filosofia – ha spiegato – del nostro sistema vede oggi uno Stato espropriato dei suoi poteri, una sorta di proprietario assenteista che ha abdicato al ruolo di garante della sicurezza”.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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