Partito Democratico, Assemblea al via tra molte tensioni

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(ASI) Al via a Roma all’assemblea del Partito Democratico. I punti all’ordine del giorno della riunione sono l’elezione del nuovo segretario, l’avvio della fase congressuale, le primarie e le candidature in vista delle prossime elezioni europee.

Non sembra regnare un clima disteso e ciò lo si evince dal discorso tenuto in mattinata da Matteo Renzi in cui ha sottolineato l’esigenza del rinnovamento. “Ripartenza non può essere ricostruire un simil Pds o una simil Unione", ha detto l’ex responsabile della segreteria, invitando così i partecipanti a “cogliere la novità” evitando la nostalgia. "Noi l'egemonia l'abbiamo avuta per tre o quattro anni – ha aggiunto l’ex rottamatore - l'abbiamo persa e l'atto delle dimissioni ha questo significato" di riconoscere la sconfitta. Il neo senatore ha analizzato così le cause di quest’ultima indicando "i toni e i tempi della campagna elettorale. Non è l'algida sobrietà che fa sognare un popolo, devi dare un orizzonte forte al Paese". Ha evidenziato anche "la mancanza di leadership: non c'è comunità che non esprima un leader, perché in politica la comunicazione è essenziale". Ha ammonito, infine, la componente minoritaria a non attaccare più dall’interno, cessando così le “risse dal cortile” alle quali nessuno desidera più assistere.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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