Roma TPL, Antonini (CasaPound): "Dipendenti senza stipendio da mesi, Raggi intervenga subito"

striscionifavlavorocpi(ASI) Roma - "CasaPound è al fianco dei lavoratori di Roma Tpl, che rischiano di finire in mezzo a una strada e che restano regolarmente senza stipendio da mesi". Così Mauro Antonini, responsabile del Lazio per CasaPound Italia, denuncia la grave situazione del consorzio che nella capitale gestisce circa 100 linee di bus. I duemila dipendenti chiedono garanzie, visti i continui ritardi nel pagamento degli stipendi.
"Oggi è 25 maggio e i dipendenti non hanno ancora notizie del loro stipendio. Roma Capitale deve regolarizzare immediatamente la situazione, è inaccetabile che lavoratori senza uno straccio di garanzia sul loro futuro debbano per di più prestare servizio senza essere pagati", prosegue Antonini.
"L'appalto di Roma Capitale è scaduto a maggio, ma pare sia stato prorogato per minimo altri sei mesi - spiega il responsabile di Cpi - perché ci vuole tempo per preparare il nuovo bando e comunque non è facile individuare nuovi soggetti - con parco mezzi e relativi depositi - che possano partecipare alla gara. Ma La situazione più allarmante è quella degli stipendi: la busta paga di marzo - con accredito 10 aprile - i dipendenti del consorzio lo hanno ricevuto il 4-5, Roma Tpl ha ricevuto un acconto del 70-80% degli stipendi di marzo i primi di aprile e la rimanenza a maggio. Ora stanno aspettando quello di aprile, e maggio è finito", spiega Antonini.
"Inoltre, tante corse delle linee sono state soppresse o per mancanza di personale, spesso perché impossibilitato a recarsi sul posto di lavoro per mancanza di denaro, o anche per mancanza di pezzi di ricambio. I dipendenti sono esausti, non possono andare avanti così. Siamo al paradosso: lavoratori costretti ad indebitarsi per andare a lavorare", prosegue.
"CasaPound ha già fatto una campagna di sensibilizzazione in tutta la città, ora siamo pronti a dare battaglia contro l'ipocrisia della Raggi e della Meleo, l'assessore ai Trasporti. Noi difendiamo i lavoratori a spada tratta, visto che i sindacati non fanno abbastanza. Il tempo è scaduto - conclude  la nota di Antonini responsabile del Lazio per CasaPound Italia - l'amministrazione capitolina deve pagare gli stipendi".

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