Fumata nera per le Elezioni dei Presidenti delle Camere, tutti d’accordo sulla scheda bianca

gov2(ASI) - Pietro Grasso non è più il presidente del Senato. A succedergli provvisoriamente è il più anziano componente di Palazzo Madama e cioè l'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che ricoprirà la carica di Presidente del Senato; è stato lui a dare il via alla diciottesima legislatura nella giornata di ieri.

Alla prima seduta del Parlamento per eleggere i nuovi Presidenti di Palazzo Madama e di Montecitorio, hanno vinto le schede bianche. La situazione potrebbe cambiare però nella giornata di domani poiché al terzo scrutinio il quorum è più basso. Per l'elezione dei Presidenti del Parlamento è richiesta, nei primi due scrutini, la maggioranza assoluta dei voti dei componenti l'assemblea che corrisponde ai 2/3. Nel caso che questi non diano esito positivo, è sufficiente nel terzo scrutinio la maggioranza assoluta dei voti dei parlamentari presenti, calcolando tra i voti anche le schede bianche; qualora anche in questa votazione nessuno abbia riportato la maggioranza richiesta, si procede al ballottaggio fra i due candidati che abbiano ottenuto più voti nel precedente scrutinio e viene poi eletto colui che ottiene la maggioranza, anche se relativa. Servirà comunque un'intesa tra le forze politiche per riuscire ad avere due nomi da mettere a capo delle Camere, accordo che sembra però non esserci ad esclusione del nome da scrivere nelle schede: nessuno.

Tutte le tre maggiori forze politiche e cioè centro-destra, PD e M5S dicono di essere disponibili al dialogo ma sono nati già i primi problemi a riguardo; per i penta stellati il problema riguarda l’elezione del Presidente del Senato richiesto dal centro-destra, indagato e quindi non votabile. Si tratterebbe di Paolo Romani, uomo voluto da Berlusconi ma con il quale Di Maio si rifiuta di trattare. Un probabile ago della bilancia potrebbe essere il PD, ancora nelle mani di Matteo Renzi; non si sa ancora verso chi sarebbero indirizzati, probabilmente appoggeranno il nome proposto dal partito che può offrirgli di più in termini di peso politico in questa nuova legislatura. Tra accordi mancati e schede bianche, ancora si naviga in alto mare.

Perché viene data questa grande rilevanza alle due figure più importanti dopo il Presidente della Repubblica? I ruoli dei due Presidenti sono molto importanti, perché daranno un’indicazione politica a Sergio Mattarella per la formazione del nuovo governo. Hanno vari incarichi, ad esempio possono dirigere la seduta anche mediante l'adozione di provvedimenti disciplinari. Spetta a loro la scelta della Commissione permanente cui far esaminare i progetti di legge presentati, hanno un ruolo attivo nelle decisioni sul bilancio delle Camere e nominano i membri di importanti istituzioni. Nei prossimi giorni sapremo come finirà questa ‘querelle’, sperando che ci sia al più presto una fumata bianca.

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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