Milano: CasaPound, "Usb ci risparmi il vittimismo, gli aggressori sono loro"

Risultati immagini per casapound logo agenzia stampa italia(ASI) Milano  - "Siamo lieti che l’Usb ammetta le proprie responsabilità, ma dobbiamo correggerne lo stesso le dichiarazioni: aggrediti e aggressori non sono stati messi sullo stesso piano. Loro, gli aggressori, hanno goduto delle solite protezioni". Così in una nota Massimo Trefiletti, responsabile cittadino di CasaPound Italia, in merito al comunicato dell’Usb sugli avvisi di chiusura indagine per l’aggressione subita dal movimento il 29 giugno a Palazzo Marino.
"Iniziamo col ripristinare la verità dei fatti: CasaPound stava legittimamente manifestando in consiglio comunale contro una giunta che non ritiene adeguata alla guida della città. All'uscita – ricorda Trefiletti - alcuni consiglieri hanno chiamato a raccolta gli elementi della rete antifascista, riuniti nella piazza adiacente, nel tentativo di farci aggredire fisicamente, senza successo. Subito dopo, come di consueto, gli antifascisti hanno iniziato a piagnucolare di essere stati aggrediti".
"Oggi – prosegue l’esponente di Cpi - tentano di propinarci di nuovo questa manfrina. In qualunque organizzazione militino, gli antifascisti dimostrano di conoscere solo due linguaggi: la violenza e il vittimismo. Antagonisti, sindacalisti, consiglieri comunali che magari sono soliti oltraggiare la memoria delle vittime degli anni di piombo, tutti, indifferentemente, prima aggrediscono e poi piangono. Un comportamento imbarazzante, che conferma tutta la loro incapacità politica”.
“Da parte nostra ne siamo un po’ tediati, ma abbiamo preso atto da tempo che la madre degli idioti è sempre incinta. Quindi, come abbiamo sempre fatto, continueremo con la nostra attività politica e di opposizione a un sindaco e una giunta che non sono in grado di amministrare Milano, invitando nuovamente gli antifascisti – conclude Trefiletti - a mettersi l’anima in pace e, se ci riescono, a trovare un modo più degno di interpretare la politica".

 

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