Trattativa ILVA. Labriola (FI): "Al tavolo solito copione, le alternative serie non sono mai state considerate"

(ASI) “La vendita dell’Ilva rappresenta sempre più un rebus, con un tavolo di giorno in giorno più traballante, per il quale si ripete, ogni volta, l’ennesimo deprimente copione. ‘La trattativa tra Arcelor Mittal e sindacati rallenta’, scrivono i giornali al termine dell’ennesimo incontro inutile, ma onestamente noi ci saremmo meravigliati se dal vertice odierno al Mise fosse emerso qualcosa di buono. Quel che è chiaro è che il pasticcio è compiuto, e che le sabbie mobili stanno inghiottendo una situazione complessa per la quale la politica renziana non è riuscita a trovare soluzioni concrete. Prima i danni del commissariamento statale, quindi lo strazio di una cessione arraffazzonata”, lo dice l’onorevole Labriola di Forza Italia, candidata alla Camera nel collegio plurinominale Puglia 3.
“Mentre dal cappello del ministero escono altre due date, le ennesime, il 12 e il 19 febbraio, è evidente come nessuno nell’Esecutivo abbia mai fatto proprie proposte di buon senso, evitando per di più di aprire il tavolo a soggetti che avrebbero invece consentito di individuare soluzioni al nodo occupazionale, imprenditori dell’indotto Ilva in primis – prosegue Labriola –. Lo scorso anno nel corso di un question time, e con un apposito Ordine del giorno, invitai ufficialmente il governo ad aprire il dialogo con le imprese che dall’acciaieria tarantina vantano importanti crediti, rappresentate da Confindustria Taranto, e che sarebbero state pronte ad assorbire una buona parte degli esuberi, qualora lo Stato si fosse mostrato intenzionato a pagare almeno in parte quanto loro dovuto. Invece nulla, solo assordante silenzio, la solita propaganda, il solito delirante copione che porterà l’azienda e la stessa Taranto a perdere ulteriore tempo prezioso”.

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