Editoriale ASI. La Flat Tax: Proposta indecente?

tasse copy(ASI) Argomento di discussione in questa campagna elettorale dopo aver subito governi pseudo tecnici ma suggeriti con determinazione dalla Europa,in cui si gioca il tutto e per tutto, è la leva fiscale.

Dalla Destra, che la propone per un rilancio della economia ,con l’applicazione di una aliquota unica del 23% gradamente a diminuire nel tempo, per tutti i cittadini;alle forze di sinistra e centro sinistra che sostengono la concreta inapplicabilita’, definendola esclusivamente “populista” solo , per attirare “voti”.

Ma cerchiamo di vederci chiaro! I cittadini sudditi devono capire e compito del buon politico , del “vero poitico” è quello di non raccontare storielle ma agire nell’interesse pubblico, della “res publica”, del benessere pubblico.

Certamente tale mio dire potra’ risultare desueto ma l’uomo qualunque il quale sara’ solo nell’urna dello scrutinio ,deve pur capire qualcosa!

La flat tax non è contraria alla Carta Costituzionale.

Tra i sostenitori della tesi “incostituzionale” della “flat tax” è il prof.Vincenzo Visco il quale in primis sostiene che questa tipologia sarebbe un “salasso per i ceti medi” adducendo motivazioni di odine tecnico-morale.e sulla stessa linea

anche il prof.Enrico De Mita: si dicono contrari alla flat tax sostenendo i presunti benefici della “progressivita’ fiscale” richiamata dall’art.53 della Costituzione.

Tali tesi si rifanno al c.d.” costruttivismo fiscale” ovvero a quella scuola di pensiero che crede che il modo di vedere e dare senso ad un sistema tributario moderno ,debba necessariamente rendere quel sistema, complesso.

E’ errato affermare che un sistema “flat tax” con deduzioni alla base non sia progressivo!

Matematicamente è dimostrabile che un’aliquota media aumenta piu’ che proporzionalmente all’aumentare del livello di reddito tassabile.

Ergo è costituzionale conformemente a quanto stabilito’ dall’art.53 della Costituzione.

Il prof.Visco ammanta il suo dire adducendo “questione di ordine etico e di giiustizia”.

Orbene ! allora qui si sbaglia! I proff.Kurt Leube, Robett Hall ed Alvin Rabushka nella pubblicazione “FLAT TAX” ( considerata una vera e propria Bibbia della materia) ricordano come il sistema della “progressivita’” sia fondamentalmente, “iniquo!

STUART MILL, KAR MARX ed ENGELS sostenevano che il sistema progressivo fosse “una forma lieve di ladrocinio” e che tale sistema, prese piede grazie ad una straordinaria opera di moralizzazione delle masse dove si doveva inculcare l’idea che la politica tributaria dovesse divenire uno strumento di modifica della societa’

Tutte considerazioni desuete e non in linea con i tempi!

Semplicita’, democraticita’ ed efficienza deve essere il leight motive per una equa politica tributaria.

Semplicita’ per rendere fruibile a ciascun contribuente la possibilita’ di autodichiarare i propri redditi senza ausilio dei consulenti fiscali con eliminazione delle detrazioni e deduzioni.

Democraticita’ in quanto il contribuente si rende conto, facendola autonomamente ha “una misura conosciutiva” dei propri redditi; efficienza in quanto elimenerebbe l’ncentivo di “fingersi povero-“: per finire in uno scaglione piu’basso e pagare meno imposte.

A ns.avviso la FLAT TAX è costituzionale anche perché, se pur l’art,53 della Carta costituzionale prevede un sistema tributario informato a criteri di progressivita” , non parla né specifica su come tali criteri debbano essere applicati.

La progressivita’ troverebbe conferma in un sistema di aliquota unica “ a deduzioni differenti” da applicare secondo criteri diversi : che tenga conto del cuneo fiscale ecc.

Altro beneficio è che con una aliquota unica si allargherebbe la platea della”base imponibile:scopo di far emergere economia sommersa, il nero e tornare finalmente a fare impresa! Nessuno si sognerebbe di non pagare le giuste imposte quando una aliquota equa sarebbe pagata da chiunque.

Quindi meno burocrazia, piu’ soggetti coinvolti, piu’ facilita’ nella compilazione e piu gettito.

Nei paesei ove vige la flat tax, in Romania ad esempio ,il PIL aumenta di anno in anno cosi’ come gli inveestimenti stranieri dove costoro sanno ab initio cosa pagare, quanto pagare senza incertezza alcuna!

In italia non v’è certezza se non versare al Fisco anche l’anima!

Mauro Norton Rosati di Monteprandone de Filippis Dèlfico - Agenzia Stampa Italia

Full Professor Albany International School www.albanyintschool.co.uk

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