Venezuela: Fiano (PD): " M5S ambiguo su condanna regime Maduro"

(ASI) Dichiarazione di Emanuele Fiano, parlamentare del Partito Democratico. “A me piace essere serio. Se sbaglio ad attaccare un avversario politico lo devo dire. Se la sua contraddizione rimane glielo dico.
Oggi ho attaccato #AlessandroDiBattista per le sue dichiarazioni sulla Libia e fatta una disamina su alcune loro posizioni sulla politica estera nel passato, Isis, Nigeria e Boko Haram, non senza qualche ironia, ho concluso che sotto sotto sarebbe venuto fuori un appoggio a #Maduro”. Lo scrive Emanuele Fiano in un post sulla sua pagina Facebook.

“Di Battista mi ha scritto per smentire questa loro posizione, mostrandomi un comunicato di ieri dei 5S contro ogni violenza dedicato al #Venezuela. Mi è sembrato un atto di civiltà che mi abbia scritto e quindi rispondo con analoga civiltà politica.

“Ok, sulla violenza in corso in #Venezuela siete stati chiari ieri, e io correggo la mia dichiarazione, avete condannato la violenza. Ogni violenza. Per questo Alessandro, visto che mi hai molto civilmente scritto e giustamente io accetto la critica ti chiedo di rispondermi.

“Ieri, il vostro gruppo al Senato è stato l’unico in aula a non prendere la parola per condannare il regime di Maduro. Circostanza assai singolare, se non ambigua. Come mai questo silenzio? Perché al di là di una condanna a 360 gradi, non criticate specificatamente Maduro?

“E non dimentichiamo la surreale ‘missione’ del marzo scorso a Caracas di una delegazione formata da Di Stefano, Bertorotta e Petrocelli, per partecipare, tra l’altro, alle manifestazioni ufficiali di commemorazione della morte di Chavez. Nessuna vostra dichiarazione a quell’epoca sottolineò il rischio di limitazione alla libertà in quel paese, della violazione dei diritti umani, dell’autonomia dei poteri, provocando la protesta della comunità Italo-Venezuelana.

“Il diritto dei popoli è una cosa seria, quel diritto oggi nel Venezuela di Maduro subisce violenze gravissime. Una generica condanna della violenza è qualcosa, ma chi fa politica come noi deve essere in grado di dire il nome e cognome di chi quella violenza oggi in Venezuela sta provocando. In Parlamento e fuori”, conclude Fiano.

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