Nestlé-Perugina. Sereni, "Lavorare tutti, scongiurare ridimensionamento"

MarinaSerena(ASI) Roma. La vice presidente della Camera e parlamentare umbra: preoccupante che a un anno dalla firma dell'accordo per il rilancio di San Sisto, l’azienda abbia annunciato 340 esuberi

"Non possiamo che lavorare tutti affinché da qui al 27 settembre, quando le parti sono state riconvocate dalla viceministro Bellanova si possano individuare passi avanti per date una soluzione adeguata alla vertenza dei lavoratori della Nestlé-Perugina di San Sisto. Per ammissione della Vice Ministro allo Sviluppo economico l'incontro di oggi ha mostrato una notevole distanza delle posizioni in campo. E’ preoccupante che, a poco più di un anno dalla firma dell'accordo per il rilancio del sito di San Sisto, l’azienda abbia annunciato 340 esuberi su circa mille dipendenti. Un fatto che ha provocato il blocco della fabbrica e l’adesione massiccia alla giornata di sciopero e che ha portato oggi molti lavoratori al presidio davanti al Mise".

Così la vice presidente della Camera e parlamentare umbra, Marina Sereni.

"Ho sottoscritto con altri colleghi deputati la risoluzione a prima firma Boccuzzi che chiede di salvaguardare i livelli occupazionali dello stabilimento della Perugina e di attuare il piano industriale approvato - continua - Nella risoluzione abbiamo ricordato, tra l'altro, che il piano industriale, diventato operativo nell'aprile 2016, prevedeva 60 milioni di euro di investimenti in tre anni con la promozione del ‘Bacio’ in quanto prodotto di punta, nessun esubero nonostante la dismissione della produzione di alcuni marchi come ‘Ore liete’ e ‘Rossana’, una nuova struttura manageriale, innovazioni tecnologiche, lo spostamento della produzione di gelati al fine di compensare il calo fisiologico della domanda di cioccolata in estate e il rilancio del marchio puntando sulla valorizzazione del made in Italy. Nella risoluzione impegniamo il governo ad attivarsi - come peraltro sta già facendo - entrando nel merito della parte industriale dell'accordo e verificando che l'azienda faccia gli investimenti e che dunque si proceda all’attuazione del piano perché gli ammortizzatori sociali scadranno a giugno del 2018".

Scongiurare un ridimensionamento dello stabilimento di San Sisto e rilanciare attraverso l'internazionalizzazione delle produzioni del cioccolato - a partire dal Baci - sono i due assi da cui non possiamo distanziarci e in questa direzione anche dal Parlamento cercheremo di fare la nostra parte.

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