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Crisi, Lauro (Pdl): presentata mozione per rilancio

(ASI) Stamane, al Senato, il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, membro della Commissione Affari Costituzionali, ha illustrato, nel dettaglio, un'articolata mozione di politica economica e finanziaria, presentata come primo firmatario:

 "In un momento di generale distrazione della classe politica e dell'informazione, un richiamo alla realtà, un doveroso contributo di riflessione sullo stato dell'economia nazionale ed un invito al governo a sostenere ogni iniziativa che consenta al Paese di uscire dallo stallo attuale ed interrompere l'acquiescenza psicologica alla stagnazione, per fargli riacquistare competitività ed assicurargli un rinnovato sviluppo". Poi, il parlamentare ha lanciato l'allarme sul macigno del debito pubblico, rispetto alle grigie prospettive della crescita economica: "Se si considera l'impegno verso l'Unione Monetaria Europea di abbassare il rapporto debito/PIL verso il 60%, si renderà necessario, ai ritmi di crescita attuali, dal 2014, anno dopo anno, introdurre manovre finanziarie dell'ordine di 48 miliardi, pari al 2,8% del PIL". La mozione presentata dal senatore Lauro si articola in due parti: nella prima fotografa il quadro dell'economia italiana agli inizi del 2011 e le previsioni per l'anno in corso, confermando il crescente distacco dalle grandi economie europee e da quella americana. Nella seconda parte, invece, il documento, indica le iniziative ulteriori da intraprendere per migliorare l'economia tra cui espandere investimenti pubblici in funzione di sostegno alla competitività del settore privato; bilanciare il carico fiscale tra investimenti, consumi ed export; convertire una parte del patrimonio pubblico improduttivo in nuove infrastrutture per la crescita attraverso la privatizzazione; lanciare un grande prestito nazionale, con una parziale garanzia pubblica, per realizzare alcuni grandi progetti d'investimento su importanti filiere industriali e con alta intensità d'innovazione; un'effettiva semplificazione delle procedure amministrative per le imprese, attraverso un ridimensionamento delle autorizzazioni preventive e un rafforzamento delle penali in caso di violazione delle norme di sicurezza e tutela ambientale.

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