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Appello del personale ISRIM: Noi siamo ancora qua
(ASI) Lettere in Redazione - Noi siamo ancora qua, cerchiamo di tenere  duro anche se, inizia ad essere insostenibile per le nostre famiglie andare avanti senza stipendio e senza una chiara prospettiva futura. L’inizio dell’anno scolastico, le tasse universitarie, i mutui non hanno la nostra stessa pazienza di aspettare.

 

Nonostante le difficoltà, l’azienda mantiene gli stessi standard di efficienza e qualità come dimostrato, tra l’altro, dal positivo esito dell’ultima visita ispettiva ACCREDIA per il mantenimento del prestigioso accreditamento.

Nei Laboratori la tensione è però alta anche perché,  appare quantomeno incoerente pubblicare nel sito della Regione il documento “Verso il QSR 2014-2020” , nel quale  espressamente si evidenzia la criticità di:

Un sistema di imprese che innovano, sì, ma quasi esclusivamente con innovazioni “implicite”, di processo più che di prodotto, “innovatori di inseguimento”, cioè per imitazione e per incorporazione di innovazioni altrui, ma senza riuscire a diventare – se non in casi molto limitati di “eccellenze” che pure in Umbria ci sono e vanno valorizzate – leader dell’innovazione. Certamente non è facile diventare leader dell’innovazione, richiede dimensioni, investimenti e centri di ricerca di alto livello, tutte caratteristiche queste che sono per lo più al di fuori della portata del sistema regionale’ (cit. pag. 15)

e contestualmente abbandonare, in un momento di difficoltà,  proprio l’ISRIM unico centro di ricerca creato dalla stessa Regione Umbria le cui competenze, esperienza e professionalità , come la nostra storia dimostra, sono sicuramente in grado di sostenere i difficili processi di innovazione che le imprese umbre devono affrontare, ogni giorno, per l’affermazione sui mercati nazionali o internazionali dei loro prodotti.

Noi continuiamo a fare il nostro lavoro ma, il bilancio non può essere sanato, a tempo indeterminato, solo con i nostri stipendi, senza altre strategie.

Ci appelliamo, pertanto, di nuovo a Lei Presidente Marini, che, con grande senso di responsabilità e lungimiranza,  nel mese di luglio ha dimostrato la volontà di salvare, con la dovuta azione di risanamento, le competenze professionali  maturate nell’Istituto e aspettiamo, quindi, fiduciosi che in tempi brevissimi questo Suo intendimento si traduca in fatti  concreti.

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