Esportazioni delle regioni, dati positivi per nord e centro italia, mezzogiorno a rilento

container(ASI) Arrivano buone notizie dall'istat a riguardo delle esportazioni nelle regioni italiane, sorride l'italia del nord e del centro, difficoltà da rilevare per quella meridionale e insulare. Il terzo trimestre del 2016 ha visto un incremento delle esportazioni dei beni in crescita per la zona nord-occidentale (+2,1%) e centrale(0,8%), in diminuzione l'italia meridionale e nord orientale rispettivamente a -1,5% e -0,2%. Nei primi nove mesi dell'anno,l'export nazionale è passato al +0,5% con l'area nord-orientale e centrale emtra,be a +1,5%, calo delle aree insulare (-21,3%) e nord-occidentale (-0,8%).

La Basilicata (+76,6%), Abruzzo (+12,1%), Emilia-Romagna (+1,5%), Friuli-Venezia Giulia (+5,5,%), Marche (+5,2%) e Liguria (+8,5%) sono le regioni che forniscono un contributo principale alla crescita delle esportazioni nazionali. Molto è dovuto alle vendite di autoveicoli effettuati nei primi tre mesi del 2016, invece le regioni in negativo sono il Piemonte (-4,9%), Sicilia (-21,2%) e Sardegna (-21,4%). Nello stesso periodo, la diminuzione delle esportazioni di autoveicoli dal Piemonte e di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna fornisce un contributo negativo per oltre un punto percentuale alle vendite nazionali sui mercati esteri.

Per Basilicata e Friuli-Venezia Giulia le esportazioni principali sono verso gli Stati Uniti, quelle della Toscana sono per Svizzera e Francia, con impulso positivo all'export nazionale, mentre flettono le vendite del Piemonte verso gli Stati Uniti e della Lombardia e della Sicilia verso i paesi OPEC. I primi nove mesi del 2016, le attività di esportazioni in città come Potenza, Milano, Frosinone, Trieste, Chieti, Ascoli Piceno, Genova e Firenze contribuisce positivamente all'export nazionale. Le province che contribuiscono in misura maggiore alla diminuzione delle vendite sui mercati esteri sono Torino, Siracusa, Latina, Cagliari, Varese, Vicenza e Massa-Carrara. A parte piccole eccezioni, i dati fanno ben sperare per il mercato italiano. Seppur il mezzogiorno abbia le sue difficoltà contribuisce grazie alle proprie ricchezze importanti esportazioni all'estero che fanno conoscere e apprezzare il meglio dei prodotti made in italy.

Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia

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