Il Museo Luxardo, tra storia e memoria

(ASI) Torreglia (Pd) - Da ieri, 24 marzo 2023, la provincia di Padova si arricchisce di una nuova istituzione culturale. Si tratta del Museo Luxardo, inaugurato a Torreglia, la patria di adozione e della rinascita dell’omonima azienda. Un tuffo nella storia e nella memoria, un racconto di rinascita, successo e costante impegno avvenuto in un dopoguerra difficile, ma non solo: vi sono anche i racconti delle foibe e dell’Esodo giuliano – dalmata, quelle pagine di storia che ancor oggi faticano a comparire nei libri di testo.

Adiacente all’attuale sede dell’azienda sita a Torreglia, nel cuore dei Colli Euganei, la struttura è stata ideata e realizzata dallo Studio Architetti Mar di Venezia, ponendo particolare attenzione al luogo in cui è inserita, adeguandola al contesto in cui sorge. Il progetto vede una parte esterna in lame ritorte d’acciaio corten (a richiamare il legno per le botti o tini, ben presenti nelle cantine ove si lasciano maturare il Maraschino o il Sangue Morlacco, famosi in tutto il mondo, esportati in oltre 100 paesi), materiale dalle straordinarie proprietà strutturali ed estetiche nonché dotato di grande resistenza. Il susseguirsi delle lame restituisce una sensazione di vibrazione sull’intera facciata frontale e, con sapiente gioco di luci, la fa sembrare quasi in movimento. L’interno si snoda in una serie di sale che ripercorrono, con andamento circolare, le tappe fondamentali della lunga storia di famiglia, tra video e pannelli digitali che non mancano di catturare l’attenzione del visitatore. Adiacente al Museo si trova il negozio aziendale, che per l’occasione è stato completamente ristrutturato, dove, da decenni, è possibile acquistare l’intera gamma di liquori, amari, distillati e confetture Luxardo.

Luxardo è un’azienda che ha oltrepassato felicemente i 200 anni di attività, che fattura 42 milioni di euro e che offre lavoro ad oltre 60 dipendenti. Il Museo non vuol ricordare tuttavia solo la storia aziendale, attraversata al contempo da successi e grandi difficoltà (la perdita di Zara e della Dalmazia, la fucilazione di Pietro e Nicolò Luxardo da parte dei partigiani titini nel dicembre del 1944, la ricostruzione dell’azienda in territorio italiano, scegliendo Torreglia, cittadina ai piedi dei Colli Euganei, habitat naturale ideale per la crescita delle marasche, unicum in Italia), ma anche quella di coloro che sono scomparsi o han dovuto lasciare i territori giuliano – dalmati. Un monito per le generazioni future, un insegnamento per le scuole, a cui il museo verrà aperto per le visite guidate.

Nelle esposizioni museali, si possono osservare cimeli che hanno attraversato duecento anni di storia: alambicchi di rame, medaglie, diplomi, foto premi. Tutto originale, essendo i brevetti Luxardo registrati in ogni angolo del globo, in grado di vincere ogni possibile causa con la concorrenza. Solo pochi oggetti rappresentano una copia: i ritratti del fondatore (Girolamo), della moglie e di altri membri della famiglia. Franco Luxardo ha spiegato che, purtroppo, si tratta delle copie dei musei di Zara, e i viaggi in loco e a Zagabria ideati per ottenere gli originali, non hanno sortito effetto. Forse un giorno, magari tra qualche anno, li troveremo.

Alla Luxardo, possiamo augurare felicemente di superare i prossimi duecento anni, mentre gustiamo le loro splendide prelibatezze, frutto di impegno, passione, amore per il territorio e per le origini.

 

Per saperne di più sul museo: https://museoluxardo.it/

https://www.provincia.pd.it/museo-luxardo

 

 

Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia

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