La Farnesina ospita oggi la presentazione per l'Italia del Rapporto sullo Sviluppo Umano 2015 di UNDP.

(ASI) L'evento vede la presenza tra i relatori di Antonio Vigilante, Vice Rappresentante Speciale del Segretario Generale per il consolidamento della pace – UNMIL, Coordinatore residente delle Nazioni Unite e

rappresentante UNDP in Liberia; Enrico Giovannini, Professore ordinario di Statistica economica all'Università di Roma Tor Vergata e il Giornalista RAI Duilio Gianmaria come Moderatore. Alla Conferenza partecipano inoltre esponenti della società civile, del mondo politico e accademico.

Il Rapporto sullo Sviluppo Umano 2015:"Work for Human Development"

Da 25 anni UNDP pubblica il Rapporto sullo Sviluppo Umano, con l'obiettivo di fornire una rappresentazione dello sviluppo a livello globale che vada oltre la misura della ricchezza delle economie. Il Rapporto guarda piuttosto alle persone, alle opportunità di cui godono e le scelte che assumono.

L'edizione 2015 del Rapporto si concentra sul contributo del lavoro allo sviluppo umano. I due concetti sono interconnessi: il lavoro è portatore di reddito, sicurezza, empowerment delle donne, partecipazione e riconoscimento nella società, creatività e innovazione. Tali aspetti favoriscono lo sviluppo umano in termini di salute, di conoscenze, di opportunità di scelta. Lo sviluppo umano, a sua volta, rappresenta un incentivo per il lavoro. Il collegamento tra lavoro e sviluppo umano, tuttavia, non è automatico. Milioni di persone lavorano in condizioni di sfruttamento e abuso diritti umani, una situazione che restringe anziché espandere le loro possibilità di una vita lunga, sana, e creativa.

Dal Rapporto emerge pertanto che il lavoro stimola lo sviluppo umano quando le politiche pubbliche ampliano le opportunità di occupazione che garantiscano il rispetto dei diritti, della sicurezza e del benessere dei lavoratori.

In un contesto in profonda e rapida evoluzione, anche a causa della 'rivoluzione digitale' e della globalizzazione, il Rapporto formula alcune proposte di policy volte a cogliere le opportunità che emergono e, al tempo stesso, mitigare le conseguenze negative di tali mutamenti per alcune categorie di lavoratori

L'Indice di Sviluppo Umano (HDI)

Al termine del Rapporto, UNDP pubblica i dati sull'Indice di Sviluppo Umano (HDI) basato su tre dimensioni: reddito, salute e istruzione.

Nel 2015, l'Italia si colloca al 27° posto a livello globale in termini di HDI, tra i Paesi dallo sviluppo umano molto elevato (0,873 su 1). La posizione in classifica dell'Italia è leggermente più elevata rispetto a quella occupata in base al solo reddito pro capite. I primi tre Paesi al mondo per HDI sono Norvegia, Australia e Svizzera.

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