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  Italia. Intercettazioni record: 284 milioni spesi ogni anno
(ASI) Nonostante gli annunci continui di diminuzioni, le intercettazioni in Italia proseguono diffusamente: si è registrato un incremento di quasi 20 milioni di euro tra il 2008 e il 2010. Ogni anno, sono ben 181 milioni, rivela uno studio Eurispes, le intercettazioni che vengono effettuate, più 22,6% rispetto al 2006.

Centoottantuno milioni (il dato si ricava dal numero di utenze spiate, 139.051, moltiplicato per una media di 26 "eventi telefonici" al giorno per una media di 50 giorni) di conversazioni spiate, di sms carpiti, di contatti anche innocenti che finiscono nel mare magnum delle inchieste e spesso nel tritacarne mediatico.

Tra i distretti più intercettati al primo posto troviamo Napoli con 21.427 bersagli intercettati, seguito, con un notevole divario, da Milano (15.467), Roma (11.396), Reggio Calabria (9.358), e, al quinto posto, Palermo (8.979). Seguono Firenze, Torino, Bologna.

Per arginare l'invadenza sempre più diffusa di questo "Grande Orecchio", l'Eurispes avanza una proposta. "In considerazione dell’enorme archivio che si è andato costituendo negli anni – secondo il Prof. Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes –, prima ancora di una legge di riforma delle intercettazioni, sarebbe quantomeno auspicabile un intervento amministrativo volto alla definizione di criteri di sicurezza informatica e alla tracciabilità digitale delle singole intercettazioni, al fine di limitarne al massimo ogni abuso anche attraverso una riorganizzazione del 'Registro unico delle intercettazioni' adeguandolo alle nuove tecnologie".

 

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