Perugia. Infermiere aggredito mentre assisteva un paziente. Il direttore del Pronto Soccorso Groff : " violenza da bloccare subito "

promntosoccorsopg(ASI) Di un grave episodio di violenza è rimasto vittima questa mattina un infermiere del Pronto Soccorso del S.Maria della Misericordia, colpito al volto da un familiare di un paziente ricoverato in ospedale. Il fatto è accaduto poco prima delle 12 di sabato 15 giugno e a stigmatizzare per primo l'accaduto è il direttore della struttura di urgenza - emergenza dottor Paolo Groff, che ha sollecitamente portato solidarietà al sanitario aggredito e ha voluto puntualizzare come il comportamento dello stesso sia stato esemplare.

L'episodio si è verificato nel locale dove il personale infermieristico raccoglie le prime informazioni sanitarie assegnando un grado di priorità nell'assistenza sia per quei pazienti che raggiungono il Pronto Soccorso autonomamente che per quelli che vi accedono con il servizio del 118, il cosiddetto Triage. Secondo una ricostruzione dell'accaduto, l'infermiere vittima della violenza stava raccogliendo alcune informazioni riferite da un paziente quando veniva sollecitato da un uomo di circa 50 anni di interrompere detta attività per ottenere notizie riguardanti un parente ricoverato. " Non ci sono dubbi sulle capacità professionali e relazionali dell'infermiere vittima dell'aggressione -sottolinea Groff-. In quel momento, peraltro, non c 'era alcun affollamento in Pronto Soccorso e sicuramente, nel giro di pochissimi minuti, sarebbe stata esaudita la richiesta di informazioni avanzata dall'aggressore. Chi è in prima linea - prosegue la nota dell'ospedale - merita di essere rispettato; il fenomeno della violenza fisica e verbale in Pronto Soccorso non è recente, ma va fronteggiato tempestivamente proprio per tutelare la sicurezza di chi lavora e di chi necessità di cure tempestive, nel rispetto delle regole " . L'infermiere aggredito dopo essersi fatto medicare dal medico di turno, ha deciso di sporgere denuncia presso il Posto Fisso di Polizia.

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