Chieti: Le strutture di accoglienza diocesana sul caso dell'Italiano che lamenta di essere stato discriminato

(ASI)  Abruzzo - Il Sabato Santo abbiamo pubblicato la video – intervista dell'uomo trentottenne originario di Casoli in Provincia di Chieti, Paolo Fiorentino, che ha denunciato in un video pubblicato dal nostro blog di non aver avuto un'adeguata assistenza da parte delle strutture di assistenza diocesane.

Il Fiorentino si è lamentato della discrepanza fra il trattamento che sarebbe stato riservato a lui che è Italiano e quello che sarebbe riservato invece ai profughi extracomunitari per i quali sarebbero previsti dei lauti contributi pubblici per il mantenimento giornaliero.

La nostra video - intervista ha fatto molto rumore mediatico, dividendo l'opinione pubblica cittadina tra chi si è schierato a favore del bisognoso Paolo e fra chi invece ha criticato la nostra scelta di dare parola al Fiorentino, senza dare parola anche ai responsabili delle strutture di accoglienza diocesana.

Così a scanso di equivoci e per comnpletezza dell'informazione rendiamo noto in breve un sunto di cosa è trapelato da ambienti vicini alla Diocesi. Lo avremmo voluto già fare, ma complice la festività pasquale non lo abbiamo potuto fare prima:

"Noi ospitiamo e aiutiamo tante persone, sia italiane che straniere quindi ciò che le ha detto il Fiorentino non è esattamente la verità. Al signor Paolo Fiorentino è stato assegnato un alloggio in un dormitorio di Pescara perché a Chieti non c'erano più posti disponibili. A Pescara non si è trovato bene per motivi di adattamento personale alle regole che vigono in quella struttura ed è voluto andare via. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Ora, noi più di questo per lui non possiamo fare.  Dovreste chiedere cosa intendono fare per risolvere il suo caso anche le altre istituzioni sia comunali, sia governative che sanitarie. Nutriamo comunque delle perplessità sul fatto che ad esempio il Comune possa aiutare questa persona con un alloggio popolare, dato che nemmeno risiede a Chieti e non crediamo nemmeno possa fare legalmente una residenza fittizia in città. Tra l'altro, il Fiorentino è una persona che ha dei problemi di salute e forse dovrebbe essere accolto in strutture idonee a trattare persone che hanno tali problemi".

Molti in città si augurano che le istituzioni possano aiutare, senza alcuna discriminazione e pregiudizio tutti, per cui anche questo giovane italiano bisognoso, alla ricerca soltanto di un' occupazione, di un pasto caldo e di un posto dove dormire.

Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia

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