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Maltempo Abruzzo. La situazione della Val Pescara allagata dalla furia delle acque

ASI) Abruzzo - Anche una donna morta a Pescara in un sottopassaggio allagato dalla furia delle acque. Una vera calamità naturale quella che sta patendo in queste ore l'Abruzzo a causa dell'incontro di area fredda artica con area più caldo - umida proveniente dall'Atlantico che dopo aver provocato cospicue nevicate sui monti e sulle colline la scorsa settimana, ha esordito questo lunedì con un nubifragio che ha causato lo straripamento dei Fiumi Alento e Aterno - Pescara che hanno inondato la vallata. A peggiorare la situazione anche la precauzionale apertura delle dighe di Penne e di Bussi. Questa è sicuramente la risposta della natura alla speculazione edilizia, all'industrializzazione selvaggia che sta surriscaldando l'ambiente rischiando addirittura di far estinguere le nevi perenni del ghiacciaio del Calderone sulle vette del Gran Sasso d'Italia, all'inquinamento dei siti, tutte problematiche  legate al business a tutti i costi che ha portato a costruire e a installare impianti anche in zone non idonee come gran parte della vallata del fiume che solo dal secondo dopoguerra è stata bonificata dalle paludi e se prima non era edificata o edificabile un motivo ci sarà.

Pescara, Montesilvano,Francavilla, Sambuceto, Villa Raspa di Spoltore sono completamente allagate con l'acqua che addirittura in certe zone ha superato il metro d'altezza. Proprio per questo domani saranno chiuse in queste città anche le scuole e oggi molte persone non sono potute andare a lavorare. A Francavilla al Mare è franato anche il canile - rifugio con centinaia di amici a quattro zampe da spostare in altre strutture.

A Chieti a causa dell'allagamento della Val Pescara e della Fondovalle Alento, interrotti molti collegamenti con altri centri. Evacuato per precauzione anche il Centro Commerciale Megalò con l'acqua che è arrivata a pochi metri dalla struttura commerciale più grande d'Abruzzo, invadendo il Parco Fluviale e il parcheggio più esterno dell'area. Noi ci siamo intrufolati dentro a piedi e abbiamo potuto riprendere la situazione del Centro Commerciale.

A tal proposito, appare doveroso chiedersi: che effetti devastanti avranno sull'ecosistema le sostanze tossiche che in questi anni sono state scaricate nei fiumi e nella vallata in decine e decine di discariche abusive? Cosa faranno ora coloro che hanno avuto gli impianti, i beni materiali e le abitazioni danneggiate dall'acqua? Cosa dire ora a questa famiglia che ha perso per un tragico incidente un proprio caro a causa della stupidità umana ?

Come si giustificherà questa volta la classe dirigente politico - imprenditoriale che in nome di uno sfrenato progresso, ha trattato l'Abruzzo come una terra solo da colonizzare e sfruttare, attentando seriamente all'integrità del nostro patrimonio naturale,artistico e storico, diffondendo ad arte una mentalità "ultra provinciale" tesa a dipingere la tutela dell'identità delle varie realtà  e identità abruzzesi come qualcosa di retrogrado e inutile.

Cristiano Vignali - Corrispondente per l'Abruzzo per Agenzia Stampa Italia

L'area esterna al Centro Commerciale Megalò allagata dal Fiume Pescara



 

Il Centro Commerciale Megalò abbandonato.

 

Pescara  città: Via del Circuito con l'acqua più alta di un metro.


 

 

 

 

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