×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
A Brescia il XX Simposio pubblico dell'AMPI: cinquantasette pasticceri per cinquantasette piante dimenticate
(ASI) Brescia - Cinquantasette pasticceri per cinquantasette piante dimenticate. E' questo l'impegno preso dall'Accademia Maestri Pasticceri Italiani: utilizzare frutti come corbezzolo, nespolo comune, nocciolo, uvaspina, mirtillo, pera butirri, cotogno, ciliegio amarena, mela ruggine, giaggiolo, carrubo ecc., per scongiurarne l'estinzione e accendere i riflettori sull'argomento. Presenteranno le loro creazioni, in occasione dell'incontro bresciano che suggellerà i vent'anni di attività di questo gruppo. Ideato e costituito da Iginio Massari, primo Relais Dessert italiano, che, con questa associazione, ha portato sempre più in alto ricerca, qualità e professionalità di questo mondo di prelibatezze. Ogni accademico dovrà scegliere il frutto dimenticato della sua regione per presentare la sua crostata di frutta, il 5 novembre, alle ore 17,00 a Villa Fenaroli di Rezzato,  Brescia, in occasione dell'incontro pubblico. Ma si impegnerà anche a chiedere al proprio Comune di piantare nelle aree di verde l'arbusto prescelto. Perché il compito degli accademici, oltre a quello di perseguire la qualità tout-court nell'ambito dolciario è anche quello di impegnarsi a 360 gradi nel mondo della gastronomia. Fanno parte, si sa, di quell'Italia virtuosa che ha fatto della qualità degli ingredienti impiegati, della ricerca, il proprio cavallo di battaglia.

 

Che conta nel suo gruppo campioni del mondo e artigiani di qualità. Vanto, assieme ai tanti chef pluri segnalati dalle guide, di quel fenomeno che induce i golosi a macinare chilometri pur di assaggiare i dolci di maestri come Iginio Massari, Paolo Sacchetti, Gino Fabbri, Sal De Riso e tanti altri.

Molti di loro esportano in tutto il mondo e sono il fiore all'occhiello di questa nazione che conserva, malgrado tutto, il desiderio di emergere, migliorare, e perché no, fare business.

Ma come va il mondo della pasticceria? Se per la pizza 1 italiano su 3 la prepara in casa, anche in questo segmento sempre più appassionati si dedicano a quest'arte. Prova ne sia il diffondersi dei corsi, la moda del cake design, del regalare, con orgoglio, torte e bignè realizzate con le proprie mani. Sotto il segno del risparmio ma anche dell'impiego del tempo libero in modo proficuo.

Continua a leggere