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Perugia, Wi-fi all’Hospice/ in una conferenza stampa le testimonianze dei promotori dell’iniziativa Liberati e Rasimelli: “un piccolo gesto per una struttura d’eccellenza”
(ASI) Tecnicamente si tratta di un progetto di attivazione di un nuovo Hot Spot per l’accesso libero ad internet in modalità Wi-Fi all’interno della Palazzina Zurli, sede dell’Hospice, nel Parco Santa Margherita. Umanamente si tratta dell’incontro di due persone - Ilio Liberati e Fabrizio Rasimeli - rispettivamente assessore del Comune e presidente dell’Avis comunale di Perugia, e di un luogo - l’Hospice - che è stato testimone per entrambi di una esperienza familiare dolorosa e complessa per la perdita di un familiare.

Nasce da questi fatti il desiderio di rispondere ad un bisogno e fare qualcosa, in relazione alle proprie competenze, per quello che viene definito “un piccolo gesto istituzionale, personale e volontario per una struttura di eccellenza” che vedrà l’attivazione dell’Wi-Fi. Per ora nella sola sala comune di lettura, ma con la speranza, in un futuro ragionevolmente vicino, di poter portare quanto prima il servizio in tutte le singole stanze dell’Hospice.

Per la realizzazione del progetto il Comune, in relazione alle sue competenze istituzionali, provvederà al pagamento del canone; 1.000 euro vengono donate dall’Avis comunale Perugia per l’installazione dell’antenna; l’USL Umbria 1 si farà carico delle spese relative alla posa in opera e alla bonifica dei cavi di collegamento.

Si spera di poter attivare il progetto entro il 10 dicembre prossimo.

Alla conferenza stampa che si è svolta in Sala Rossa hanno partecipato, tra gli altri, oltre ai promotori dell’iniziativa, il direttore generale USL Umbria 1, Giuseppe Legato, la responsabile della struttura Hospice, Susanna Perazzini, l’ingegnere Gabriele De Micheli, responsabile dell’U.O. Servizi Tecnologici Energetici e Informatici del Comune, e l’ingegnere Fabio Pagliaccia dell’Usl Umbria 1. Presente anche l’artista Paolo Mirmina che ha realizzato un’opera in memoria di Maria Luisa Carigi Rasimelli che sarà collocata all’interno della struttura.

Del progetto start-up per l'attivazione del servizio Wi-fi da realizzare all’interno dell'Hospice, quando si è reso conto che il servizio era carente, ha parlato l'assessore Liberati. Nel sottolineare che “in assoluto è la prima volta in quasi 10 anni di attività amministrativa che faccio riferimento ad una esperienza personale”, Liberati ha detto che “si parte da un bisogno per cercare di dare soluzioni al problema, così come ha fatto Rasimelli, che ha vissuto una vicenda analoga di carattere familiare”.

L’assessore ha ricordato poi il percorso che lo ha avvicinato a Fabrizio Rasimelli, presidente dell’Avis comunale Perugia, prima, e come persona con cui ha condiviso all’Hospice momenti di sofferenza ma anche di crescita personale; della necessità impellente di fare qualcosa “per questa struttura così eccellente e ricca di calore umano”.

L’Avis, 5.583 donazioni lo scorso anno, tramite l’Assessorato allo sport in collegamento ad eventi legati allo sport locale e nazionale, ha l’obiettivo di raggiungere le 6.000 donazioni entro il 2013.

Toccante la testimonianza di RASIMELLI, che ha precisato di essere presente come marito di Maria Luisa Carigi e non come presidente dell’Avis. Del concorso generoso di tante persone si avvale la palazzina Zurli, a partire dalla donazione delle zanzariere da parte proprio della famiglia Rasimelli. Lasciti, piante e arredi, ma anche competenze tecniche degli ingegneri del Comune e della Usl Umbria 1, che hanno studiato il modo migliore per realizzare ristrutturazioni ed impianti tecnici, rendono speciale e accogliente una struttura che è un’eccellenza nella rete delle cure palliative.

IL DIRETTORE DELL’USL UMBRIA 1, Giuseppe LEGATO ha parlato di una struttura che non ha mai ricevuto una lettera di protesta, ma tanti encomi, e dell’alta missione degli operatori che vi prestano servizio. Una struttura nata “in un contesto di riorganizzazione di tutta l’area” ma di tutte la più bella, con un alto grado di umanizzazione. Una struttura dove “la parte clinica è residuale rispetto al contatto umano”, e dove è fondamentale la sinergia con i privati e le associazioni.

“Noi non trattiamo le malattie ma le persone”, ha detto commossa la RESPONSABILE DELL’HOSPICE, PERAZZINI, ricordando che “i malati vengono trattati come persone fino all’ultimo giorno” e che all’Hospice “ho ritrovato la parte umana del medico".

Importante il setting della struttura in un contesto di cure palliative, è stato detto, dove il momento della diagnosi è già morte per il paziente e l’intervento del personale dell’Hospice è invece di reinserimento nel contesto sociale che sta attorno al malato e alla sua famiglia.

L'INGEGNERE DE MICHELI ha fatto presente che il servizio WI-FI prevede, previa registrazione dell’utente, la possibilità di navigare gratuitamente per due ore al giorno attraverso il proprio personal computer o il proprio smart-phone. Inoltre saranno disponibili profili a pagamento senza limitazioni di tempo/volume. La registrazione può essere effettuata direttamente online ed autenticata tramite il proprio cellulare.

Come valore aggiunto sono previsti anche una serie di tool, quali ad esempio la visualizzazione della mappa degli HotSpot che sarà realizzata mediante software open source e la creazione di mappe e applicazioni web interattive.

Il Comune di Perugia, attraverso il progetto denominato “Umbria Wifi” finora finanziato dalla Regione Umbria con fondi (POR FESR) 2007-2013, ha attivato ad oggi circa 28 HotSpot, ovvero luoghi in cui è presente una connessione a internet aperta al pubblico.

 

 

 

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