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Penetrazioni mafiose in Umbria, dopo l’”operazione El Dorado” assemblea pubblica ad Attigliano con le istituzioni e “Libera”.
(ASI) Libera rilancia l’allarme. Non è la prima volta che la sezione umbra dell’associazione di Don Ciotti sottolinea i pericoli delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico dell’Umbria. Tempo fa, insieme ad altre associazioni, Libera aveva presentato sull’argomento un dossier alla Commissione antimafia della Regione Umbria. Ora, la denuncia dell’associazione torna sotto i riflettori a seguito dell’operazione “El Dorado”, condotta dai carabinieri e che ha portato al sequestro, disposto dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, di un’azienda di trasporti di Attigliano, in provincia di Terni, e di altre cinque nel contiguo territorio viterbese, tutte in odor di mafia.

Stavolta la preoccupazione di Libera trovano pronto ascolto nelle istituzioni. L’Amministrazione comunale  di Attigliano, infatti, si è fatta promotrice, in collaborazione con l’associazione,  di un’assemblea pubblica per sabato 6 luglio su “Le infiltrazioni delle mafie in Umbria, conoscerle per combatterle”.  L’incontro si svolgerà alle ore 17 alla Sala delle Partecipazioni del Comune di Attigliano, con l’intervento del Prefetto di Terni, Vittorio Saladino; del comandante della Compagnia Carabinieri di Amelia, cap. Michele Basilio; di Sabrina Garofalo, responsabile dell’Osservatorio Umbro sulla criminalità organizzata. Gli onori di casa saranno fatti dal Sindaco Daniele Nicchi e dall’assessore Daniele Vescarelli.

Il Coordinamento provinciale ternano di Libera sottolinea in un comunicato che i fatti emersi con l’operazione  “El Dorado” rivelano una presenza della criminalità organizzata nel tessuto economico regionale “più ampia e ramificata di quanto pensassimo”. Uno scenario di fronte al quale, per Libera Terni, è chiaro come “non sia più sufficiente ricondurre gli atti al semplice riciclaggio e si debba invece pensare a progetti di stabile insediamento” della criminalità. Per di più, in tempi di crisi economica come quella attuale, anche territori sostanzialmente sani e non caratterizzati dal dominio della logica criminale, possono essere messi in pericolo. “La fragilità del contesto economico, sottolinea il comunicato, può rappresentare un pericoloso punto d'accesso per i capitali mafiosi, che non soffrono certo di mancanza di liquidità” e che sono la testa di ponte per ben più gravi e preoccupanti fenomeni di inquinamento del tessuto economico e sociale.

Per Libera, la risposta a questi segnali deve essere “rapida ed efficace” e deve provenire da tutte le articolazioni della società civile. La riflessione  su questi temi, dice Libera, deve fare un “salto di qualità” per capire “quali leggi e provvedimenti chiedere allo Stato centrale, quali misure ed interventi sollecitare da parte di Regioni, Province, Comuni, quale impegno stimolare nelle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, nell'associazionismo e nel volontariato, nei singoli cittadini per combattere le mafie”. L’assemblea di Attigliano vuol essere, appunto, nelle intenzioni degli organizzatori, un momento per approfondire la conoscenza e l’impegno di tutti questi soggetti.

 

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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