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Agroalimentare e internet: un’unione ormai irrinunciabile?
Secondo i risultati della ricerca Big&Small, per il settore agroalimentare umbro, il 2.0 è un’opportunità importante, ma sfruttata in modo artigianale e quindi ancora poco vantaggiosa

(ASI) Gran parte delle aziende agroalimentari umbre effettuano una gestione fai-da-te dei canali di comunicazione online e, pur percependo le opportunità offerte da un utilizzo professionale della rete, non sono disposte a sostenere i costi che tale utilizzo richiederebbe. È quanto emerso dall’indagine “Interconnessioni q. b.: cosa bolle in rete?” presentata giovedì mattina nell’ambito di Big&Small Flash e condotta, tra maggio e giugno 2013, da Methos e Archi’s Comunicazione.

La ricerca, volta ad analizzare il rapporto delle PMI con il mondo 2.0 inteso come piattaforma di promozione e vendita, è stata elaborata sulla base di interviste condotte su un campione di piccole e medie imprese agroalimentari, attive nella regione.

Secondo i dati elaborati, il 90% delle aziende agroalimentari umbre ha un sito internet, ma la maggioranza di queste ne affida la gestione a personale interno piuttosto che a professionisti del settore. Una larga fetta delle realtà intervistate (79%) utilizza strategie tradizionali di comunicazione, come la pubblicazione di brochure e le inserzioni sui quotidiani, e più del 62% del campione è presente su almeno un social network. Di questo 62%, quasi la totalità, il 98%, è presente su Facebook, mentre il 38% ha un account Twitter.

E se il 26% degli interpellati si affida a professionisti della comunicazione online per la gestione di sito e social, un altro 65% utilizza invece risorse interne. Anche i tempi di aggiornamento dei canali online fanno trasparire scarsa dimestichezza con la rete: solo un 12% aggiorna giornalmente, il 18% settimanalmente e il 14% mensilmente, mentre ben il 46% dichiara di aggiornare solo qualche volta all’anno e comunque in modo altalenante e senza scadenze fisse.

In questo contesto tuttavia ben il 46% del campione dichiara di ritenere l’eCommerce un canale di vendita efficace, pertanto quasi la metà del totale intravede le opportunità offerte dallo spazio web, ma solo in pochi hanno le risorse, le capacità e anche forse l’audacia per intraprendere in modo convinto questa strada. Interessanti spunti emergono dalla domanda su come ampliare la presenza delle aziende sul mercato globale. Dalle risposte date si evince in particolare la necessità, percepita dagli intervistati, di costituire reti d’imprese che possono trovare nell’online nuove opportunità di sviluppo.

«Nel settore agroalimentare è importantissimo essere presenti online e in particolare sui canali social – ha dichiarato Barbara Bianchi, Web&social media analyst, che per Big&Small ha realizzato una ricerca analizzando i flussi di conversazione su Twitter che abbiano il vino come argomento – E’ tuttavia importante esserci in modo professionale e quindi affidandosi a degli specialisti. Ritengo che per il settore del vino e dell’agroalimentare in generale ci siano importanti opportunità offerte dalla rete, opportunità che è necessario saper sfruttare nel modo giusto».

«L'eCommerce non è solo un modo per aumentare le vendite - ha spiegato Fabrizio Alberton partner Reply consulting - ma uno degli strumenti più efficaci per gestire le relazioni con i clienti e per far sì che i propri prodotti e servizi vengano conosciuti in tutto il mondo».

«Quanto emerso dalla ricerca – ha dichiarato Mauro Loy amministratore unico di Methos – dimostra che Big&Small ha sempre avuto ragione e che il suo ruolo è sempre più fondamentale soprattutto per le piccole e medie imprese che da sole fanno fatica a crescere. Le opportunità offerte dal web sono importanti proprio per le Pmi che per rimanere competitive e catturare i consumatori globali, con il buon e ben fatto tipico del Made in Italy, dovranno adottare strategie di digital marketing. Per l’agroalimentare soprattutto ci sono importanti opportunità di sviluppo da saper cogliere in maniera professionale e in una strategia condivisa con l’universo delle stesse Pmi».

In riferimento a questo argomento Luca Broncolo di Archi’s Comunicazione ha lanciato l’idea progettuale, in fase di realizzazione insieme a Methos. «Abbiamo pensato all’eCommerce di prossimità che permetta di conoscere e vivere l'Italia sia da casa, sia nel territorio specifico - ha dichiarato Broncolo - l'idea è quella di "e-commerce fai da te con tutti i vantaggi del network", dove le aziende partecipanti avranno la possibilità di gestire autonomamente la propria comunicazione, coadiuvate da un sistema che a monte direziona la promozione generale del Made in Italy e delle aziende aderenti». Un progetto che ha già un nome e un dominio: compraUnicaitalia.it.

 

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