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La sigaretta elettronica fa male?? Scoperti metalli cancerogeni nei liquidi in commercio
(ASI) Inalare vapore alla nicotina è meglio che fumare... Con questa convinzione molti fumatori si sono convertiti alla sigaretta elettronica con la speranza di chiudere con il tabacco.

Ma è realmente questo il rimedio ideale per combattere il tabagismo?

I rischi del fumo sono ormai noti ma nemmeno i recenti aumenti dei costi delle sigarette hanno fermato un esercito in continuo aumento, finché questo piccolo oggetto non è apparso come un miracolo: si mette in carica come un telefonino, permette di scegliere la quantità di nicotina e una varietà di aromi ma, soprattutto, con la sigaretta elettronica viene eliminata la combustione (produttrice di sostanze cancerogene) sostituita dalla vaporizzazione del liquido dosato.

Secondo il rapporto sul fumo 2013 dell'Istituto Superiore di Sanità oltre un milione di persone fuma la sigaretta o la pipa elettronica per un fatturato di 350 milioni di euro, spesa pro capite di 350 euro all'anno per quasi 1500 punti vendita. Un vero e proprio business.

É di questi giorni il primo rapporto sulla tossicità delle sigarette elettroniche. Si tratta di uno studio congiunto fra ricercatori italiani e studiosi greci, pubblicato sulla rivista internazionale "Inhalation toxicology". Dopo aver analizzato il vapore delle sigarette elettroniche provenienti da ventuno liquidi disponibili in commercio e averlo applicato a cellule umane, prime fra tutte quelle polmonari, sono stati confrontati i dati con il fumo di tabacco delle sigarette tradizionali e ben venti campioni hanno dato esiti di non tossicità. Questo studio indica che il vapore delle sigarette elettroniche è molto meno citotossico rispetto al tabacco delle sigarette normali ". A tale proposito il famoso oncologo Massimo Tirelli ha dichiarato:

“Questi primi dati si aggiungono alla ovvia costatazione che diminuendo il carico di sigarette classiche cancerogene, per esempio da trenta a cinque al giorno, e sostituendole con sigarette elettroniche, si ha un grande vantaggio per la salute, in particolare sul rischio di tumori che i fumatori contraggono. Ricordiamo che solo per i tumori del polmone se si riducesse del 10% il fumo di sigaretta cancerogena e lo si sostituisse con la sigaretta elettronica, si potrebbero avere 3000 morti in meno l’anno e questo solo per i tumori del polmone e in Italia. Attendere i risultati a lungo termine di studi sulle sigarette elettroniche, che si avrebbero solo tra dieci o 15 anni, potrebbe compromettere seriamente le possibilità dei sopraesposti vantaggi per la salute. Ovviamente - conclude Tirelli - parliamo di sigarette elettroniche conformi ai criteri europei, come lo sono la stragrande maggioranza di quelle in commercio”

Da questi studi il passaggio dal tabacco alle sigarette elettroniche risulterebbe essere vantaggioso, contrariamente a quanto rivela oggi una ricerca commissionata dal settimanale il Salvagente al dipartimento di Farmacologia dell'Università Federico II di Napoli. Piombo, carnio, cromo e arsenico sarebbero solo alcuni dei metalli cancerogeni presenti in sei liquidi in commercio che sono stati sequestrati dai NAS.

A quanto pare la questione relativa alle sigarette elettroniche è piuttosto complessa, poiché non ne sono ancora stati calcolati i livelli di tossicità. Come dichiarato dalla Dott.ssa Pacifici dell'Istituto Superiore di Sanità, sarebbe importante investire sulla ricerca e studiare gli effetti di questi prodotti anche a lungo termine. Solo alla luce di esperienze scientifiche attendibili infatti si potrebbe realizzare una regolamentazione adeguata.

Quali gli effetti della sigaretta elettronica sulla nostra salute? La speranza è quella di fare presto chiarezza.

 

 

Maria Vera Valastro- Agenzia Stampa Italia

 

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