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Le Pro Loco del perugino al fianco del Sindaco Boccali

(ASI) Perugia - Le associazioni del territorio prendono posizione in merito ai recenti attacchi mediatici che hanno colpito Perugia e si schierano con il Sindaco a difesa dell’immagine della città. Le Pro Loco del perugino non sono rimaste sorde all’appello del Sindaco di Perugia Boccali e a distanza di qualche giorno si schierano al fianco del primo cittadino per difendere l’immagine della città, recentemente oggetto di attacchi mediatici che ne hanno offeso la dignità. Nella conferenza stampa appositamente convocata lo scorso 10 aprile dopo le forti opinioni espresse dal giornalista Carmelo Abbate alla trasmissione Rai, “la Vita in Diretta”, il Sindaco aveva fatto appello a diverse componenti, tra cui quella sociale, per lanciare una campagna di comunicazione volta a riqualificare l’immagine di Perugia. Con poche e sentite parole, vogliamo testimoniare al Sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali – si legge nella nota firmata dal Presidente dell’UNPLI del perugino, Antonio Pucci - tutta la nostra vicinanza e comprensione in merito ai recenti fatti che hanno visto la città di Perugia ritratta dai media nazionali con terminologie fortemente negative ed ingiuriose. Il vero e proprio attacco compiuto dal giornalista Rai, Carmelo Abbate, durante la trasmissione "La Vita in Diretta" ha trovato il nostro disappunto perché  non ci sentiamo rappresentati dalla sua opinione, ne tanto meno dei cittadini di un agglomerato urbano così approssimativamente descritto. Non possiamo negare come negli ultimi anni Perugia sia cambiata, come non possiamo far finta di niente rispetto ai fatti di cronaca che quotidianamente viviamo. Criminalità, droga e crisi economica hanno colpito la nostra città, ma non più di quanto è accaduto in altre parti d'Italia o anche d'Europa. Perugia con la sua indole cosmopolita, con le sue strutture educative aperte a diverse culture, è chiaramente più soggetta ad ospitare certe problematiche, ma non può e non deve pagare in eterno "il caso Meredith" o ricevere una connotazione negativa solo per il numero di stranieri, magari riconducibili a paesi più arretrati economicamente, che frequentano le vie del centro e qualche quartiere della prima periferia. Abbiamo letto con grande attenzione la presa di posizione del Sindaco rispetto a certi attacchi mediatici, riuscendo anche a cogliere una sorta di appello fatto proprio a noi che operiamo sul territorio. Senza alcuna presunzione, ci sentiamo di conoscere Perugia meglio di quanto non la conosca Abbate o qualsiasi altro operatore della comunicazione che raccoglie fatti ed emette sentenze. Siamo consapevoli, perché le viviamo da vicino, che la nostra città ha tante risorse ed aspetti positivi da evidenziare, a cominciare dalle organizzazioni sociali e di volontariato che hanno assunto e stanno assumendo un ruolo sempre più importante. La lunga mano della politica sul territorio, ma anche il riferimento ludico, culturale e sociale per tanti cittadini. Con l'umiltà che contraddistingue il nostro ruolo, ci sentiamo di garantire il giusto supporto per aiutare Perugia a ripulire la sua immagine, rispetto ad affrettati e quanto mai inopportuni giudizi”.

Redazione Agenzia Stampa Italia

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