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Adriano Ronchini. L’uomo che nobilita Terni.

(ASI) Terni è forse ingiustamente definita il “brutto anatroccolo” dell’Umbria. Certo, non può vantare le bellezze artistiche di Perugia e Assisi e la popolazione non ha il lignaggio culturale dei cugini di perugini, essendo composta storicamente da operai. Ma bisogna dare atto che i ternani hanno uno spirito  innovativo e guardano sempre avanti.  Quello di cui necessitano, sono figure autorevoli, illuminati capaci di avvicinarli alla cultura. Ma qualcuno c’è stato, che ha fatto e continua a fare molto per la cittadina umbra. Adriano Ronchini è l’uomo che ha portato a Terni l’arte d’avaguardia. Iniziando un po’ per gioco, comprando un quadro a Milano Mirattina, dove villeggiava, la passione si è sviluppata ed è diventata una professione. Il dirigente della Plasmon ha iniziato prima ad intrattenere rapporti con le gallerie di Roma e Milano, stringendo un grande legame con Carlo Cattellani, noto collezionista di Modena e poi allargandosi a tutto il mondo. Ronchini acquistò quadri di Warhol, Rotko, Frank Stella, Burro e scoprì moltissimi talenti. Ma Adriano Ronchini non era solo un fine intenditore di arte, ma un vero e proprio mecenate, che esportava la sua cultura, ingentilendo la cerchia dei suoi amici e conoscenti. Definito come il “Gassman dei galleristi”, tutti ricordano la generosità, lo stile, l’eleganza e la simpatia di un uomo davvero piacevole. Esponente dell’importante e dinamica famiglia Ronchini, ha trasmesso la sua passione anche ai nipoti Stefano, Marco e Francesco e in particolar modo alla nipote Chiara. Quest’ultima ha trovato una vera e propria ispirazione nello zio, che lo ricorda attraverso gli odori, i colori e i racconti che si vivevano nel suo salotto culturale; “ricordo mio zio”, dice Chiara “soprattutto quando, organizzo una mostra, scrivo un testo curatoriale, quando parlo con un artista e in special modo quando guardo un’opera d’arte”. Ma forse il vero erede dell’attività di Adriano Ronchini è il figlio Lorenzo. Egli ha voluto a tutti i costi che fosse riconosciuto a Terni il valore del padre e che la galleria fondata nel 1992 aprisse una filiale pure a Londra proprio nel 2012. Alla presenza del sindaco Leopoldo Di Girolamo, dell’assessore alla cultura Simone Guerra, del Presidente della Cassa di Risparmio di Terni e Narni Mario Fornaci e con l’aiuto dell’illustre critico Marco Meneguzzo, ha dato luogo alla mostra dedicato ad Adriano per ricordare gli artisti che aveva amato. Dalle parole di Lorenzo, quanto mai toccanti e intense, si è riuscito a percepire la grandezza di un uomo, che non solo ha amato  l’arte, ma è stato capace anche di farla amare e così facendo nobilitando i ternani. Terni dunque è diventato un polo dell’arte dell’avanguardia e dal 15/12/2012 al 15/3/13 sarà possibile vedere al Caos la suggestiva ed emozionante mostra “Adriano Ronchini. Gli artisti che ha amato” che permette di vedere una parte dell’incredibile collezione, ma pure di capire la figura di questo incredibile gallerista. Se amate l’arte e l’Umbria, questa per voi è una tappa obbligatoria per rendere omaggio a un vero e proprio pionere della cultura, morto nel 2009, ma che attraverso la sua famiglia e il suo spirito vive ancora. Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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