Il triplete della Sir celebrato in un libro. Stamane la presentazione a Palazzo Donini: "Un'impresa degna di essere ricordata"

ConferenzaLibroForciniti copy(ASI) Perugia. La storia racchiusa in un libro. È questa l'idea di Carlo Forciniti, giornalista del Corriere dell'Umbria da sempre attento alle vicende della squadra, per celebrare lo storico triplete realizzato nella scorsa stagione. "Sir Reale, storia di un triplete che ha stupito il mondo" è il titolo di questa opera letteraria di 119 pagine, edita da Calzetti Mariucci, che da lunedì sarà in commercio on line mentre dalle prossime settimane sarà possibile trovarlo nelle migliori librerie italiane. Del resto, parafrasando un noto cantante italiano, certe luci non puoi spegnerle, specie se si compie un qualcosa destinato a rimanere per sempre. Questa mattina, a Palazzo Donini, sede della Regione Umbria, ha avuto luogo la presentazione.

L'incipit spetta il presidente Gino Sirci, apparso piuttosto emozionato: “Ero sicuro di trovarmi di fronte a tele eccellenza, ma non sapevo che ci fosse un editore specializzati nella storia dello sport a pochi chilometri da qui. Non sapevo inoltre di conoscere un grande scrittore. L’inizio è davvero strappalacrime. Il nostro caro Forciniti ci ha fatto un grande regalo celebrando la nostra storia. Non avrei mai pensato di poter essere protagonista su un libro. Questo ragazzo avrà grande successo perché scrive bene ed è una grande persona”.

Stesso sentimento anche negli occhi dell’autore del libro, Carlo Forciniti: “È sempre difficile prendere la parola in momenti come questi. È un onore per me essere qui con delle personalità. Co tengo a ringraziare l’editore Calzetti Mariucci per l’opera svolta. Inoltre per me è atato fondamentale anche Oreste Testa, che si è buttato con me in questa avventura. Grazie anche alla redazione sportiva del Corriere che mi ha permesso di crescere come più mi piaceva. Come è venuto questo libro? Da se, dalle difficoltà iniziali di una società per la quale entrare nel volley poteva essersi un po’ come buttarsi in un mare aperto. Non sono stato colpito dalle vittorie, ma dalle sconfitte, perché bisogna capire dove si sbaglia per migliorare. Mi è piaciuta molto la resilienza che ha fatto si che i momenti belli prevalessero su quelli brutti. Questo libro per me è un atto dovuto, vincere in Italia tutto quello che era possibile è qualcosa degno di essere ricordato. Del resto la frase di Mandela che recita “Un vincitore è colui che non si è mai arreso” non fa che rispecchiare in pieno tutto questo”.

Il presidente della Fipav Umbria, Giuseppe Lomurno, commenta così: “È sempre un piacere rivedere queste immagini. È davvero incredibile come questa squadra, che è partita da Bastia, abbia toccato livelli inimmaginabili. Faccio un applauso a Carlo, che mi piace molto come scrive sui giornali in un’epoca dominata da altri mezzi di comunicazione”.

La parola al timoniere di questi successi, coach Lorenzo Bernardi: “Ringrazio chi mi ha descritto in questo modo. In passato di libri di questo tipo ne ho letti tanti, alcuni dei quali privi di contenuti. In questo invece i contenuti ci sono ed è giusto che questa società resti nella storia. Ringrazio il presidente che mi ha dato fiducia e l’opportunità di allenare dei campioni, che erano già brav, ma mancava qualcosa poiché potesse avvenire il salto di qualità. Dico sempre che il successo è la conseguenza di ciò che si fa quotidianamente. Rimettiamoci a lavorare per continuare su questa strada”.

Incisivo anche l’intervento del professor Mannarino, uno dei maggiori intellettuali della città nonché grande amico della Sir: “Credo che se non ci fosse stato il presidente, che ha dovuto scalare l’Everest per arrivare fino a qui, non sarebbe stata possibile alcuna vittoria. Ora dobbiamo sostenerlo in questa battaglia per il rinnovo del palazzetto, questa squadra e questa città meritano di più. Ripetersi non sarà facile, dobbiamo metterci nelle condizioni per poterlo fare”.

Infine, ecco colui che con Bernardi ha combattutto mille battaglie in nazionale, Andrea Lucchetta, oggi commentatore tv: “Sono emozionato perché quel bianco che vedo quando vengo a Perugia è impressionante ed è molto caro adcun gruppo composto anche da ragazzi giovani. È molto importante che la gente trovi spazio al palazzetto perché questa squadra è la più seguita d’Italia”.

Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia

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