Da dietro ai nove metri ,  Commenti post partita di gara 4 della finale scudetto fra Sir Safety Perugia e Lube Macerata

(ASI) PERUGIA – La Cucine Lube Banca Marche Macerata è campione l’Italia, e mentre capitan Zaytsev alza la Coppa di fronte al pubblico marchigiano esultante, nella metà campo della Sir Safety si festeggia allo stesso modo, con i tifosi stretti intorno ai giocatori e alla società ringraziandoli per un’annata straordinaria che ha riportato Perugia nella pallavolo che conta, quella col Pala Evangelisti pieno e un calore che si sente serpeggiare dagli spalti al campo come fossero un tutt’uno.

Il tabellone elettronico è ancora fisso sul 33-35, il risultato finale del lunghissimo quarto set (45 minuti) che ha visto Sir Safety e  Lube ingaggiare una battaglia incandescente e si alto livello sia da punto di vista emotivo che tecnico; Perugia ha perso per due punti, Macerata ha vinto lo scudetto.

“I due punti mancanti sono le decisioni arbitrali che ci sono state contro”. In questo sta secondo il Presidente della Sir Safety Banca di Mantignana Perugia Gino Sirci il divario tra la sua squadra e gli avversari “I giocatori mi hanno appena detto che alcune decisioni in questo ultimo set ci sono state avverse e voglio rivedere il video per rendermi conto, non lo so”. Il padron dei Block Devils è visibilmente dispiaciuto e ogni frase finisce con un laconico “Non lo so”, me quello di cui può andar fiero è lo spettacolo che le due squadre hanno offerto in campo: “Perugia è una grande città della pallavolo – commenta il Presidente Sirci -, dove c’è un pubblico meraviglioso, e noi stasera nonostante le decisioni arbitrali errate, proviamo a pensare al buono. E’ stata una bella partita, combattuta fino in fondo, e questa squadra ha intorno a se un grande movimento, e alla fine possiamo essere soddisfatti, però mi dispiace uscire così”. Il sorriso torna quando si pensa al futuro, con la speranza di rifarsi subito dal prossimo anno: “Questo gruppo è buono, faremo di tutto per mantenerlo e per essere ancora più competitivi perché questa città bellissima merita tutto”.

Aleksandar Atanasijevic è parte integrante di questo gruppo ed è ancora emozionato e con le lacrime agli occhi, lui l’animo guascone della squadra con il sorriso nei momenti difficili, l’entusiasmo di un ragazzo dal grande talento che però ci mette il cuore e lotta fino alla fine: “Ci abbiamo provato con la nostra miglior pallavolo, ma sapevamo sarebbe stato difficile. Ora – continua l’opposto della Sir Safety -, è difficile pensare al prossimo anno, dobbiamo essere felici di quello che abbiamo fatto quest’anno, siamo una squadra giovane ma abbiamo giocato molto bene e siamo arrivati in finale scudetto”.  Con il campo ancora caldo per la partita disputata, viene naturale chiedere ad Atanasijevic se intende restare a Perugia anche il prossimo anno visto che è corteggiatissimo da mezzo mondo, lui risponde così: “Il campionato è appena finito, ma io sono felice qui e Perugia è una squadra dove mi piacerebbe stare”. Si attendono, quindi, notizie dal volley mercato nelle prossime settimane.

Se Atanasijevic salta con i tifosi e canta la canzone che gli hanno dedicato, un motivetto abbastanza noto che inizia con “Oh mamma mamma mamma, sai perché mi batte il corazon…”, Adriano Paolucci, fine regista dei Block Devils, non riesce a smettere di fare i famosi selfie (autoritratti) con i tanti tifosi che lo circondano. Il suo sguardo gentile è decisamente più mesto: “I due punti che mancano – dice -, potevano essere fatti, o fischiati e non li hanno visti, qualche rammarico c’è per qualche errore che abbiamo fatto noi o che abbiamo subìto”. “Quando perdi 35-33 al quarto set fa male, ma voglio comunque fare tanti complimenti a Macerata che comunque è una squadra forte, che è stata costruita per vincere il campionato. Quanto a noi – conclude il palleggiatore – non dico che siamo col sorriso perché ancora brucia, magari fra qualche giorno la penseremo diversamente perché abbiamo fatto una stagione eccezionale, abbiamo riportato dopo tanti anni un pubblico fantastico qui al palazzetto, e questo credo ci possa riempire d’orgoglio più, quasi, della vittoria di uno scudetto”.

Incrociando tanti volti sul taraflex del Pala Evangelisti non passa inosservato quello del preparatore atletico della Sir Safety Perugia, Carlo Sati, che ammette: “Dopo venti anni di esperienza dico solo che non c’è un bel modo di perdere, rimane sempre qualcosa di amaro”. Quanto ai possibili errori arbitrali glissa dicendo che: “E’ inutile attaccarsi a queste cose, il campo e qualcun’altro ha detto diversamente, ma dispiace perché ci meritavamo di andare al tie-break, se lo meritava Perugia, il pubblico e noi per avere poi l’opportunità di giocarci una stagione straordinaria. Non posso che ringraziare i miei ragazzi, la società e il pubblico di Perugia”.

Infine, Alberto Giuliani tecnico di Macerata, l’uomo che per tre volte ha portato il titolo tricolore ai cucinieri, esulta e si lascia travolgere dalla festa, ma ammette che quest’anno per la Lube incontrare Perugia è stato sia un dolore che una gioia - ricordiamo la sconfitta in campionato al Pala Evangelisti per 3-2, e ancora una volta il tie-break nella semifinale di Coppa Italia-, “Noi finiamo con una gioia è giusto dar merito a Perugia che ha giocato un’ottima pallavolo e l’ultimo set credo sia stata l’apoteosi per il pubblico con difese da entrambe le parti che hanno protratto la partita fin oltre i trenta punti. Noi abbiamo avuto un po’ più di lucidità che ci ha permesso di conquistare il terzo successo di cui siamo contenti”.

 

Chiara Scardazza – Agenzia Stampa Italia

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