La meglio gioventù: i “Millennials” italiani

(ASI) 'Italia da ormai qualche anno a questa parte è tacciata di non produrre giovani talenti tali da consentire alla nazionale azzurra un adeguato ricambio generazionale. Eppure, tra i migliori prospetti internazionali nati dopo il 2000 risultano esserci ben 3 italiani.

I cosiddetti “millennials” rappresentano la più nitida dimostrazione di talento prospettivo e mentre il Brasile ne annovera ben 2 nel Real Madrid (Vinicius Junior e Rodrygo) e svariati che già da un annetto abbondante giocano titolari in patria, le nazioni europee prediligono un percosrso di crescita calcistica diverso e scanso rare eccezioni non balzano alla mente chissà quanti talenti under 18 che si sono già affermati nel professionismo.
L'Italia come detto ne annovera ben 3 di rosea prospettiva, 2 attaccanti ed un centrocampista che hanno già attirato l'attenzione del ct azzurro.

PIETRO PELLEGRI: Giovane e strutturato centravanti scuola Genoa nato il 17 marzo 2001, Pietro Pellegri fa impazzire l'Italia fin dalla sua prima presenza da titolare, avvenuta non in una partita qualsiasi, bensì il giorno dell'addio al calcio di Totti. E quel giorno il giovane attaccante prova a rovinare la festa all'ex capitano giallorosso realizzando il provvisorio gol del vantaggio genoano, diventando a soli 16 anni e 72 giorni il terzo marcatore più giovane della storia della serie A alle spalle di Amadei ed un certo Gianni Rivera. Il suo esordio in realtà Pellegri l'aveva già fatto il 22 dicembre 2016, a 15 anni e 280 giorni subentrando a Rincon in un Torino-Genoa, eguagliando il record di precocità che apparteneva ad Amedeo Amadei. Il 17 settembre 2017 Pietro realizza addirittura una doppietta all'Olimpico contro la Lazio, divenendo il più giovane di sempre a segnare 2 gol nella stessa partita nella massima serie. Nel gennaio 2018 il Monaco lo acquista per 31 milioni di euro. Pellegri al Monaco sta combattendo con qualche infortunio di troppo e con una fastidiosa pubalgia, ma grazie al suo istinto del gol, alla sua abilità nel gioco aereo ed alla facilità di corsa che lo contraddistingue ha già conquistato le attenzioni dei top club di tutta Europa.

MOISE KEAN: Predestinato fin dalla giovanissima età, questo talentino classe '2000 entra a far parte delle giovanili della Juve a soli 10 anni, salvo poi fare tutta la trafila fino alla prima squadra. Il tutto risultando l'attaccante di riferimento di tutte le selezioni nazionali dall'under 15 all'attuale under 21. Seconda o prima punta velocissima e forte fisicamente, Kean è dotato di ottima tecnica individuale e doti balistiche importanti, caratteristiche che hanno spinto Allegri a farlo esordire in serie A a soli 16 anni e nove mesi in uno Juve-Pescara del 19 novembre 2016; 3 giorni dopo debutterà in champions contro il Siviglia. La sua prima rete arriva a 17 anni, più precisamente il 27 maggio 2017, sul campo del Bologna. Nella stagione successiva la Juve lo cede in prestito al Verona, l'Hellas a fine campionato retrocede, ma Moise mette in mostra tutto il suo talento mettendo a referto anche 4 reti, tra cui una doppietta sul campo del Torino. La Juventus si coccola il suo baby talento, che ad oggi risulta essere uno dei principali prospetti a livello continentale.

SANDRO TONALI: Playmaker moderno, abilissimo in fase d'impostazione e dotato di sensibilità di piede e visione di gioco tipiche dei campioni, Sandro Tonali si candida a vero e proprio erede di Andrea Pirlo. Col regista ex Milan e Juve Tonali condivide anche gli esordi a Brescia, società che ne detiene il cartellino. Il suo esordio in serie B è datato 26 agosto 2017 ad Avellino, fin dalle prime apparizioni le sue qualità sono apparse nitide a tutti gli addetti ai lavori, tanto da attrarre l'interesse di tutti i top club italiani.

Alessandro Antoniacci - Agenzia Stampa Italia

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