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Calcio Serie A: Scudetto? Dietro, c’è un disegno del destino

(ASI) La Juve finora non ha mai perso, ma il pareggio per come è maturato contro il Lecce ha il sapore della disfatta.

Ricordate un certo Perugia-Juve del 2000 con goal di Calori? La sensazione è quella e la Juve nel match decisivo ha ritrovato quei difetti che avevano permesso di essere superata dal Milan. Poi però un gran tenacia nella rincorsa, molti illustri infortuni rossoneri (Thiago Silva e Boateng su tutti) e l’incubo Barcellona, hanno fatto sì che il Milan si smarisse e regalasse punti contro Catania, Bologna, senza contare la disfatta al termine contro la Fiorentina con l’unico goal Amauri, che ha dato lo schiaffo morale ai tifosi juventini che tanto lo avevano criticato. Il Milan è in gran forza e sente il sorpasso, mentre la Juve sembra smarrita, fragile e vulnerabile e il Cagliari salvo, un po’ stanco, ma pieno di talenti fa davvero paura. Sono caduti gli intoccabili, come l’eroe di tante battaglie Buffon, trasformatosi in un portierino esordiente, che ricordando la disastrosa stagione dell’anno scorso per il secondo anno di fila ha dato a Bertolacci la possibilità di entrare nella storia e ciò fa ricordare anche gli incredibili errori di Van der Sar nell’anno dello scudetto della Roma. Ci si aspetta il sorpasso, in fondo il Milan è più forte, la Juve non è abituata a vincere e forse rivedremo uno scivolone come quello della Roma di Ranieri che si suicidò contro la Sampdoria a vantaggio dell’Inter di Mourinho. Ma sarà veramente così?

Cagliari-Juve , con un Cellino furioso per non essere stato consultato per lo spostamento d’orario che ha minacciato rivoluzioni se non vedrà grandi imprese dei suoi e con un ex granata come Ficcadenti sembra destinata al peggio per i bianconeri, mentre si dà per scontato che l’Inter rottamata contro il Parma, non possa fermare l’avanzata rossonera. Il Milan ora si sente la vittoria in tasca e non teme l’Inter, credendo fortemente nel suicidio Juve, ma paradossalmente quello che succede un giorno dopo quattro potrebbe ribaltarsi. La difesa interista è stata un colabrodo, ma gente come Maicon e Lucio sa risorgere dalle proprie ceneri ed è orgogliosa, quindi difficilmente si vedrà lo scempio di Parma, oltre a ciò Stramaccioni è in bilico e al suo primo derby e di sicuro punterà tutto, ha capito di aver fatto qualche errore e a centrocampo ha già preannunciato che metterà una colonna come Cambiasso e un giovane pimpante tra Obi e Poli.

Questo campionati è segnato un po’ dal destino: Muntari che cambia la stagione con il suo goal fantasma e che non a caso è quello cui si aggrappa il Milan contro il Chievo con un’ingiusta vittoria dal punto di vista dell’agonismo e che tiene in vita le speranze con il goal contro l’Atalanta; Pirlo da scarto milanista a eroe juventino che potrebbe vendicarsi con il suo passato nel peggiore dei modi; Amauri, disprezzato e contestato che fa il regalo più bello al popolo juventino con il goal; Ibraimovich che con i suoi goal sta guastando la festa ai suoi ex tifosi; e infine Stramaccioni subentrato a Ranieri dopo Juve-Inter e che potrebbe segnare la stagione della Juve proprio con il suo derby. Corsi e ricorsi storici e mi azzardo a fare due profezie che lo scudetto cadrà sotto i piedi di due persone che finora sono passati sotto traccia, ma che il destino potrebbe legare: Borriello e Guarin, due colpi di gennaio come Muntari che potrebbero cambiare il corso degli eventi. Borriello è in gran forma e non è a caso è un ex milanista, che vorrebbe la conferma in bianconero, mentre Guarin, che ha già conquistato il popolo nerazzurro è stato a un passo dalla Juve proprio a gennaio e chissà se questa sua scelta non sia determinante per lo scudetto? La Juve troverà un Cagliari che dirà la sua, ma ci vogliono diversi colpi per ammazzare il biscione, che ancora non è morto e chissà se proprio l’ex bianconero Giovinco non abbia dato una scossa vitale per un ultimo scatto d’orgoglio interista proprio contro il Milan. Un ultimo rilievo, la Juve si sentiva in tasca lo scudetto e ora se lo sente perdere, il Milan si sentiva ormai sconfitta e ora assapora la vetta. Cosa sarebbe paradossale domenica? Che entrambe le rivali non vincessero, per un’ultima giornata da brividi.

Daniele Corvi-Agenzia Stampa Italia

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