Roma bella, ma vince col brivido

(ASI) Roma - Una Roma fantastica come nemmeno nei sogni più reconditi del più incallito tifoso giallorosso, abbatte una Juve spettro della squadra che ha vinto per ben 4 volte di fila lo scudetto. Per 70' la compagine di Garcia, ha letteralmente ammutolito i bianconeri, tanto che il brivido finale dopo il 2-1 di Dybala, lascia un pizzico d'amaro in bocca in una notte in cui l'Olimpico ha fatto la conoscenza di Edin Dzeko centravanti dal gol facile, ma capace di far giocare la squadra come e meglio non si potrebbe.

LA CRONACA: In un Olimpico gremito in ogni ordine di posto, Roma e Juventus si affrontano in una partita che è già crocevia visti i risultati della prima giornata. Garcia cambia la difesa e di conseguenza anche a centrocampo. Per il pacchetto arretrato infatti il tecnico francese, si affida a Florenzi ed all'ultimo arrivato Digne sulle fasce, rispettivamente destra e sinistra ed alla coppia Manolas-De Rossi come centrali di difesa. A centrocampo spazio quindi a Keita con ai fianchi Nainggolan e Pjanic, mentre è tutto tutto nuovo il tridente composto da Iago, Dzeko e Salah. La Juve rispetto alla partita con l'Udinese,rinuncia a Pereyra in loco di Sturaro, mentre in cabina di regia c'è spazio ancora per Padoin. L'inizio è shock per gli ospiti:al 1' Florenzi anticipa Mandzukic che lo stende; sarebbe rigore per tutti i 60 mila circa dell'Olimpico non per i distratti e numerosi direttori di gara. Il buongiorno comunque si vede dal mattino, perché questo è solo il preludio ad una prima frazione in cui i padroni di casa la fanno da padroni, con a zioni tutte in velocità e con giocate tutte di prima o massimo a due tocchi. Salah è imprendibile per i statuari centrocampisti juventini ed è proprio lui ad avviare l'azione che all'8' porterà Iago ad una conclusione da centra area con palla che sfiora il sette. Szc<esny è praticamente inesistente, mentre Buffon al 24' è salvato dal palo interno su una conclusione di Pjanic a coronamento dell'ennesima azione da manuale del calcio dei giallorossi. Mentre Chiellini continua a randellare a destra e a manca ricevendo solo un risicato giallo dall'incertissimo Rizzoli, anche Pogba riceve un giallo di frustrazione, nel tentativo per altro vano di mettere un freno alla verve di Salah. Il primo tempo si chiude con un colpo di testa di Dzeko su cross dell'esordiente Digne, positivo nella sua prima in maglia Roma. Nella ripresa la Juve sembra cambiare marcia ed al 5' arriva il primo squillo bianconero con Caceres che di testa indirizza verso la porta di Szczesny con palla respinta sulla linea poi il tiro di Padoin finisce alto. Sembra l'inizio di una nuova partita ma è solo un fuoco di paglia, perché la Roma ricomincia da dove aveva finito: all'11' Pjanic riesce a venir fuori da una mischia ma il suo piattine dal dischetto del rigore è pane per i denti di Buffon. Passano 4' e Dzeko trova la palla in area, se l'aggiusta e scarica in porta, bravo Buffon a tenerla. E' il preludio al gol: è sempre Dzeko a conquistarsi un calcio di punizione dal limite. E' la mattonella di Pjanic che non si lascia pregare, parabola morbida e palla in rete con Buffon che può solo osservare. 1-0 e Olimpico in festa. Passaa solo un minuto e Dybala prova ad emulare il bosniaco praticamente dalla stessa posizione, palla alta e sospiro di sollievo per i romanisti. La Juve adesso spinge e su calcio d'angolo, Pogba di testa sfiora il colpo grosso. I bianconeri attaccano ma lasciano il fianco alle ripartente giallorosse, al 25' è Nainggolan a chiamare Buffon alla parata decisiva all'angolino basso. Inizia la girandola dei cambi con Allegri che prova a cambiare l'inerzia del match senza costrutto, ma Evrà trova il modo di farsi espellere nel giro di pochi munti, con due falli praticamente identici, il secondo sul neo entrato Iturbe accolto in campo, con l'applauso della sua gente. Neanche il tempo di riorganizzarsi in inferiorità numerica per la Juve che la Roma raddoppia: Iago sulla sinistra, difende un bel pallone dall'attacco di Bonucci e spalle alla porta riesce ad alzare un pallone al centro che sembra innocuo, ma non per una squadra che al centro ha Edin Dzekp che, prima tiene a distanza Chiellini e poi sale in cielo per piazzare la zuccata che termina la sua corsa in fondo al sacco. 2-0 e superiorità numerica, sembra fatta ma la Roma decide di farsi male da sola. Keita perde un pallone sanguinoso a centrocampo, lanciando il contropiede avversario che si conclude con l'assist di Pereyra, per il primo gol bianconero di Dybala. Il recupero è tutto un thrilling con Szczesny che proprio alla fine ricaccia in gola l'urlo dei tifosi ospiti con un autentico miracolo su colpo di testa di Bonucci.
Sarebbe stata una punizione troppo severa per una squadra che ha dimostrato di poter far male a chiunque, a patto di cancellare quei pericolosi cali di tensione degli ultimi minuti e soprattutto di quella supponenza dimostrata anche a Verona in quelle partite che non evocano pagine di storia da scrivere.

ROMA-JUVENTUS 2-1
ROMA (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, De Rossi, Digne; Nainggolan, Keita, Pjanic; Salah (32'st. Iturbe), Dzeko (al 48'st. Ibarbo), Iago (44'st. Ljaijc). All. Garcia
JUVENTUS (3–5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (27'st. Pereyra), Padoin (29'st. Cuadrado), Pogba, Sturaro, Evra; Dybala, Mandzukic (16'st. Morata). All Allegri
ARBITRO: RIzzoli di Bologna.
MARCATORI: 16'st. Pjanic, Dzeko al 38'st.43'st. Dybala.
NOTE: Ammoniti Pjanic e Dzeko nella Roma Pogba, Evra e Chiellini nella Juve. Al 20'st. espulso Rubinho dalla panchina. Al 33'st. Espulso Evra per doppio giallo.

LE PAGELLE

SZCZESNY 7 Un'ora e mezza di assoluta tranquillità, anche troppa iella dimostrata nei disimpegni di piede, poi al 94' è chiamato al miracolo e la risposta è positiva. Da riscattare non subito ma anche prima.
FLORENZI 7 Si guadagna un rigore dopo appena 40'' ma i 5-6 arbitri in campo chiudono occhi e orecchie. Spinge all'ossesso e si integra alla grande con Iago. Sarà lui il terzino ormai è chiaro.
MANOLAS 7 Ha il compito di aiutare De Rossi che per il ruolo è quasi un novellino. Annichilisce Mandzukic, lasciato troppo slo dai suoi compagni.
DE ROSSI 7,5 E' il Mascherano della Roma... Gioca centrale di difesa senza sbavature, aiutato alla grande dai compagni e fa ripartire l'azione come solo lui sa fare.
DIGNE 7 Buona la prima... Si presenta al suo nuovo pubblico, con fare da veterano alla faccia dei suoi 20 anni e poco più. Un terzino sinistro che crossa, ma guardia tu che novità...
NAINGGOAN 7,5 Una ruspa dotata di tanta qualità. Si pappa Padoin, Pogba e chiunque gli si ponga davanti. Sfiora pure il gol con una conclusione radente respinta da Buffon.
KEITA 6,5 mezzo voto in meno per quel sanguinoso pallone perso al centro del campo che da il là al gol di Dybala che complica i piani a Garcia nel finale. Perde qualche pallone di troppo e finisce senza benzina.
PJANIC 7 Durante tutto il match è quello dei tre della mediana meno visibile, perché cerca di fare il compitino e allo stesso tempo la giocata decisiva non sempre precisa. Poi la palla si ferma al limite e lui la pennella come sa fare solo lui. Felice...
SALAH 7 Uno strappo continuo... Al momento della sostituzione quelli della Juve devono aver tirato un bel sospiro di sollievo. Non perde mai un pallone nemmeno se provano a stenderlo.
Dal 32' ITURBE 6,5 Il popolo si è opposto alla sua cesoie e lui ci mette l'anima per ringraziare. Fa espellere Evra con uno strappo in ripartenza e si sacrifica in fiera nei pochi minuti che è in campo.
DZEKO 7,5 Attaccante vecchia maniera ed infatti segna un gol da numero 9 anni '80, ma al tempo stesso centravanti nuova maniera che gioca per la squadra fa a sportellate coi difensori avversari regala profondità. E' forte ma lo sapevamo già.
Dal 48' IBARBO sv Entra a giochi fatti.
IAGO 7 E' l'equilibratore della squadra: quando sta a sinistra si interseca alla grande con Digne, quando sta a destra aiuta Florenzi. Regala l'assist a Dzeko e si dimostra un acquisto molto utile.
Dal 44'st. LJAJIC sv era la passerella finale? solo oggi dopo le 23,00 lo scopriremo.
GARCIA 8 la vince lui e per la prima volta batte la Juve sua autentica bestia nera. Con De Rossi alla Mascherano indirizza una partita che la sua squadra interpreta alla perfezione. Gioco, possesso non fine a se stesso (alla fine sarà 63%) e velocità. Ora deve fare il pompiere in un ambiente che si incendia facilmente, nel bene e nel male.

Fabio Marracci - Agenzia Stampa Italia

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