Serie A, il Cagliari di Zeman rifila una quaterna all’Inter ed espugna San Siro.  Giornata da incubo per la squadra di Mazzarri. Le pagelle dei nerazzurri

(ASI) Pomeriggio da incubo per l’Inter di Mazzarri che davanti ai propri tifosi rimedia la prima sconfitta stagionale. E che sconfitta! Il Cagliari di Zeman con un solo punto in classifica, espugna San Siro con un rotondo 1 a 4.

Padroni di casa in 10 dalla mezz’ora del primo tempo a causa di un doppio giallo rimediato da Nagatomo, subiscono la velocità della truppa Sarda ed escono tra gli assordanti fischi del pubblico. PAGELLE:

HANDANOVIC 6 Anche se subisce 4 gol è uno dei pochissimi a salvarsi. L’attacco del Cagliari oggi è spumeggiante e la difesa di certo non lo aiuta, sufficienza anche per l’ennesimo rigore parato.

ANDREOLLI 5 Schierato al posto di Ranocchia, non si può dire che lo abbia rimpiazzato degnamente. Giornata storta come tutti i compagni di reparto, si perde Sau in occasione del primo gol ospite.

VIDIC 4.5 La prova da leader dello scorso weekend contro l’Atalanta è nuovamente oscurata da quella odierna. La velocità del tridente ospite lo mette in seria difficoltà, sempre in ritardo, lento ed impicciato, tutto ciò si palesa sul fallo da rigore ai danni di Sau.

JUAN JESUS 5 Così come i colleghi di reparto gioca una partita da dimenticare. Grave l’errore sul terzo gol di Ekdal, paradossale il fatto che giochi meglio da terzino quando Mazzarri è costretto a spostarlo per motivi forzati.

NAGATOMO 4 In assenza di Ranocchia tocca a lui indossare la fascia da capitano, un compito che ogni giocatore cercherebbe di onorare al meglio, e lui in che modo lo fa? Con una bella porzione di colpa sul vantaggio Cagliaritano e con due ammonizioni nel giro di due minuti che di fatto contribuiscono al tracollo della squadra.

HERNANES 5 Si impegna molto per cercare di dare una scossa ai suoi, ma il pomeriggio è buio per tutti. Soprattutto quando il centrocampo resta incolto deve macinare chilometri per evitare la goleada, troppo solo per combinare qualcosa di buono.

MEDEL 5 Il pitbull delle prime partite di campionato oggi diventa un docile cucciolo. Anche lui fa fatica a contenere le iniziative degli avvesari, perde anche qualche contrasto, questa si che è una novità.

Dal 46’st. GUARIN 6 Forse l’unico che riesce a creare qualche grattacapo agli avversari. Solite sortite offensive con tentativi di sfondamento, ma anche lui non viene aiutato e quando la squadra è in 10 non si può solo pensare alla fase offensiva, ecco perché lo si trova sempre in mezzo al campo a rincorrere il pallone.

KOVACIC 5.5 Surreale l’azione che lo vede saltare quasi tutta la squadra avversaria ma rimanere sempre in quella porzione di campo poiché non trova compagni da servire, ennesimo segno di una squadra non pervenuta. Anche uno della sua classe quando è così non può fare nulla, completamente spaesato.

DODO’ 4 Forse l’infortunio lo salva da una figuraccia ancora peggiore di quella fatta. Ibarbo lo svernicia letteralmente quando innesca il turbo e serve ad Ekdal il pallone dell’1 a 3. Sempre in difficoltà, partita iniziata male e finita peggio.

Dal 44’pt. D’AMBROSIO 4.5 Meno in affanno rispetto a Dodo’ ma c’è da dire che la partita aveva già preso una brutta piega. Quando si propone non crea problemi alla difesa ospite, si lamenta continuamente per falli che non ci sono.

PALACIO 5.5 Risultato a parte, non si smentisce mai la sua personalità: Si sacrifica andando in pressing per recuperare la palla, sempre utile in fase di sponda, attira a sé gli avvesari per guadagnare falli. Geniale la battuta veloce che sorprende la difesa e regala ad Osvaldo il gol del pareggio.

dal 24’st. ICARDI 5 Entra in campo a partita praticamente chiusa e per i miracoli si sta ancora attrezzando. L’unica nota positiva è il fatto che sembra aver smaltito la brutta botta rimediata nella scorsa partita.

OSVALDO 5 Segna un gol facile facile e poi il vuoto. Di palloni giocabili non ne arrivano molti ma anche lui non ci mette chissà quanta grinta, completamente inghiottito dalla morsa di Rossettini.

MAZZARRI 4 Nessuno si aspettava che l’Inter rimanesse imbattuta per chissà quanto tempo, ma nemmeno che rimediasse la prima sconfitta, in casa e in un modo così disastroso. Squadra troppo disordinata, timida ed impicciata, subisce inesorabilmente l’uragano proveniente da Zemanlandia. Che questi schiaffi servano di lezione per il futuro? Sbagliando si impara è vero, ma di punti a casa non se ne riportano…

Francesco Bartolini - Agenzia Stampa Italia

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