La carica europea dei 102.

(ASI) L’ultima di campionato. Scudetto stravinto, ma la Juve di Conte vuole di più. 99 punti attualmente, ma con la vittoria ci sarebbero due record tutte vittorie in casa e soprattutto il record europeo di 102 punti battendo il Benfica. Solo il Cagliari ormai salvo c’è di fronte. L’ultimo 11 della stagione è Buffon, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Lichsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Tevez e Llorente.

 

La Juve è aggressiva e coglie in un paio di occasioni impreparata la difesa. Ibarbo fa 40 metri supera Caceres, calcio bene, ma Buffon fa un miracolo. Al minuto 8’ punizione Pirlo alla battuta e nuova magia. Astori leva un pasticcio. Ma da calcio d’angolo Llorente raddoppia. Al 40’ Marchisio in area con un doppio palleggio scaraventa la palla in rete per il 3 a 0 che praticamente chiude la partita.

Il secondo tempo è onore di cronoca. Partita chiusa e Juve in pieno della festa. Gloria a Rubinho che sostituisce Buffon e all’uomo spogliatoio Pepe al posto di Pirlo. Fischiatissimo lo striscione “Speziale libero” tanto da essere rimosso. Insomma il calcio giocato se ne è andato, festa e inni prevalgono e tutto lo stadio è con Conte, che ha portato uno storico tris con tanto di record europeo.

Forse in fin dei conti c’è rammarico per la mancata finale, ma se la Juve è un’armata indistruttibile in Italia con record assoluto di vittorie in casa (tutte) e soli tre pareggi (Inter, Lazio e Verona) e due sconfitte (Fiorentina e Napoli) in trasferta, in Europa bisogna cambiare. Certo è comunque finito un ciclo e bisognerà trovare uomini e stimoli per consolidarsi in Serie A e arrivare ai traguardi europei. La Juve in tre anni è cresciuta moltissimo, speriamo che papà Conte non lascia la sua figlia prodigiosa.

Daniele Corvi –Agenzia Stampa Italia

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