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Drogba assicurazione anticrisi e garanzia successi.
(ASI) Juve, gran butta sconfitta. Quella con l’Inter è stata salutare e si poteva capire anche quella con il Milan, ma questa con la Sampdoria no. Innanzitutto era una partita dove persino il pareggio andava male, in casa e contando che la Samp nemmeno aveva Maxi Lopez e Pozzi, che per giunta veniva da una serie di risultati negativi.
Dopo il primo tempo sembrava fatta, dando l’impressione che di lì a poco sarebbe arrivato il 2 a 0, invece non solo ha preso un incredibile pareggio, ma la Juve ha letteralmente perso la testa con l’aggravante di essere in superiorità numerica. Inutile reclamare sui due rigori negati, quelli non sempre vengono fischiati, e neppure sulla traversa di Vucinic, se sei la Juve devi vincere in casa contro la Sampdoria. Si può capire che gli otto punti  (ora cinque)di vantaggio sulla seconda davano troppa tranquillità, che era il 6 gennaio, ma qualcosa non va. Già contro il Cagliari ci sono state delle avvisaglie e solo nel recupero si è raddrizzata la partita.

Marotta e Conte devono capire  che servono necessariamente innesti dal mercato, perché lo scudetto non è assolutamente ancora vinto e di questo passo il Celtic potrebbe dare seri dispiaceri. Pesa moltissimo l’assenza di Chiellini, non a caso guardando le sconfitte della Juve nel 2012, in quella in Coppa Italia con il Napoli e pure contro il Milan mancava proprio il numero 3 bianconero, il quale ha pesato il suo infortunio pure sulla finale all’Europeo. In più se non gira il centrocampo le cose diventano serie: l’infortunio di Marchisio ha preoccupato seriamente, fortunatamente solo contuso, Vidal non si sa cosa abbia, Pirlo non è assolutamente eterno e Pogba ancora è decisamente immaturo. Davanti si mostra propositivo solo Giovinco e il fuoriclasse Vucinic ha quel fastidio al tendine che lo limita molto. Asamoah già manca e De Ceglie non sembra rimpiazzarlo bene, come Padoin o Giaccherini che sono dei giocatorini, non da ultimo il tanto decantato Peluso, ieri imbarazzante e grande responsabile della disfatta. Caceres e Peluso come vice Chiellini onestamente convincono poco, Marrone forse potrebbe essere il jolly, ma ancor meglio sarebbe l’arrivo di un vero difensore, come anche di un bel centrocampista tutto fare, come quel Moussa Sissoko che tanto ingolosisce.

Davanti non ci prendiamo in giro se la Juve è il secondo miglior attacco è solo grazie ai centrocampisti e se la difesa non dà più certezze, serve affondare davanti, la Juve crea gioco e con un bel goleador avrebbe archiviato la partita contro la Samp nel primo tempo. Gabbiadini è troppo giovane, neanche Immobile convince troppo, ci vuole il famoso top player. LLorente non è un fenomeno, è bravo, un’evoluzione di Bendtner, ma non la soluzione ai problemi. La Juve deve puntare su Drogba. L’anagrafe e la Coppa d’Africa, unito all’onerosissimo ingaggio sembrano allontanarlo, ma è solo l’ivoriano colui che può permettere il triplete. Fisico impeccabile, leader, autentico bomber e desideroso persino di giocare e vincere in Italia, con Drogba anche se arrivasse a febbraio c’è la garanzia di un finale rombante di stagione, altrimenti se la fortuna non gira, la Juve deve stare veramente molto attenta e non può sempre contare sugli scivoloni delle altre.

Mercoledì c’è la controprova dei quarti contro il Milan e domenica l’insidiosissima sfida a Parma, con i ducali imbattuti in casa. Questo è già un crocevia sia per l’agognato triplete e per vedere se lo scivolone blucerchiato sia stato solo dovuto a un eccesso di torroni, panettoni e carbone. Auguriamoci che la befana del 2013 sia molto diversa da quella del 2011, che segnò tutta la stagione di Del Neri. Juve dunque rialzati seppur acciaccata se vuoi vincere. Comunque è vero i bianconeri non sono marziani, la Juve non è imbattibile, ma con Drogba potrebbe esserlo.

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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