La Canzone Napoletana piange Carla Fracci

fracci espedito(ASI) Quando talento, sacrificio, passione, abnegazione si intersecano allora è Arte pura. Una simbiosi fra la leggerezza del corpo e l’intensità dell’anima, una fusione fra tecnica e sentimento, l’elevato spessore culturale l’ha resa incantevole, avvolta dal fascino delle origini contadine (mamma operaia, papà tranviere) ha saputo riscattare una generazione che con orgoglio ha faticato senza “ascensore sociale”, senza avvilirsi nel “sistema”.

Straordinaria la sua carriera, ricca di riconoscimenti e di ruoli internazionali, nel 1969 Eugenio Montale gli dedica una poesia.

Oggi, 27 Maggio 2021 rende l’anima a Dio e la Canzone Napoletana la ricorda mentre Danza sulla Voce del grande Roberto Murolo a Piazza del Plebiscito a Napoli (1989) sui brani “Fenestavascia”( 1500, Autore ignoto) e “Te voglio bene assaje” (1839, attribuita a Raffaele Sacco).

Anch’io ho avuto il privilegio (come da foto) d’esser stato premiato con lei al Premio Internazionale “S.O.F.I.A.” il 15 Maggio 2017 presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Maiella di Napoli. Non dimenticherò mai la gentilezza del linguaggio, l’affabilità della relazione, l’affettuosità dell’incontro.

Espedito De Marino per Agenzia stampa Italia

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