Il Covid-19 fu prodotto in un laboratorio “segreto”? La Cina in risposta agli USA propone inchiesta  internazionale

xi gates(ASI) Una notizia battuta dalle agenzie di stampa poche ore fa riporta di attualità una tesi che era stata brutalmente messa da parte all’inizio della pandemia Covid-19. L’aveva formulata il premio Nobel  Luc Montagnier*, il quale sosteneva  che il virus  fosse  il prodotto  di un laboratorio, al quale era sfuggito di mano per cause imprecisate.

Numerosi altre voci, anche autorevoli, si sono aggiunte nel 2020 a quella del celebre virologo francese" Mentre un’accusa diretta venne addirittura da un capo di Stato, il Presidente bulgaro Bojko Borisov, il quale nel corso di una riunione  del consiglio del Paese (marzo 2020) si lasciò sfuggire le seguenti parole: “Abbiamo visto film di Hollywood per tanti anni(…). Mostrano dei bastardi che creano il virus, poi accidentalmente questo gli scappa di mano e si diffonde in tutto il mondo. Difficilmente sapremo mai quale bastardo l’abbia fatto adesso”.

Ieri il presidente Usa Biden ha chiesto formalmente  spiegazioni alla Cina, dando disposizioni agli organi dell’Intelligence di “raddoppiare” gli sforzi per individuare le origini della pandemia, senza trascurare la pista del laboratorio cinese. Sono stati  dati  alla Cina  90 giorni per rispondere ai quesiti. La replica dell’Ambasciata cinese in USA non si è fatta attendere. Premesso che l’impostazione “politica” Usa è considerata da Pechino un ostacolo alla ricerca della verità, la Cina è invece favorevole ad una soluzione internazionale, che preveda una “indagine su alcune basi segrete e laboratori biologici in tutto il mondo”. Le domande che si pongono sono: quale sarà la reazione degli Usa?  E quale sarà quella di personaggi come Bill Gates?

 

 

*Nobel per la Medicina nel 2008 e scopritore nel 1983 del virus dell’HIV.

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