Focus sul Covid-19 in Italia. La situazione vista dagli scienziati, le cure e le prospettive di ripartenza

(ASI) L’Italia è ancora alle prese con la battaglia al Covid-19. Quello in cui gli abitanti del Paese sperano è una ripartenza che avvenga il prima possibile. L’ipotesi che gli scienziati mettono in campo insieme al Comitato Tecnico Scientifico (CTS) è quella che il virus perda forza, diventando paragonabile ad una semplice influenza stagionale.

Ad oggi il dato poco rassicurante per il sistema Sanitario vede il 40 % dei posti letto ospedalieri occupato da pazienti in cura per Coronavirus. Si supera il 50% nelle terapie intensive in Emilia Romagna, Lombardia, Umbria, Marche e nella provincia autonoma di Trento. Una previsione che sta confortando è quella elaborata con un modello matematico dal ricercatore Matteo Villa, dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi). Secondo le stime fornite dall’ Ente di ricerca, si potrà arrivare ad una letalità da Covid, stimata senza vaccini all’1,15%, in linea con quella dell’influenza stagionale, che è dello 0,1%.

Questo potrà avvenire già dall’estate, viene sottolineato. A queste percentuali si arriva attraverso studi Internazionali che si basano sui test sierologici e che dunque tengono conto di tutte le persone contagiate. L’immunità di gregge avviene quando grazie ad una sufficiente percentuale di persone vaccinate si riesce a bloccare la circolazione del virus. Se avessimo dei vaccini in grado di coprire al 100% l’infezione del Covid19, vaccinando almeno il 60-72% della popolazione il contagio si arresterebbe. Sono questialcunidei dati a cui gli esperti stanno lavorando.

Tuttavia i vaccini Pfizer e Moderna hanno un’efficacia contro il contagio del 95%, Johnson and Johnson del 72% e AstraZeneca del 62-82%. Tenendo conto di questi parametri il traguardodell’immunità di gregge sarebbe possibile raggiungendo il 97% della popolazione. C’è tuttavia chi non vuole fare il vaccino. Ed in altra misura c’è la variante inglese che fa crescere il tasso di contagiosità del 4,5% aumentando la letalità del virus. Come sostengono gli scienziati è dunque possibile capire che non sarà facile arrivare a realizzare questa immunità in tempi stretti. Secondo le parole dell’immunologa Antonella Viola, proteggere l’intera  popolazione non sarà semplice in tempi brevi . Altra riflessione su cui si è espresso il Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo è quella che riguarda la messa in sicurezzadell’80% della popolazione,entro il mese di settembre. È sempre secondo l’opinione degli scienziati che attraverso strategie vaccinali corrette si potrà raggiungere l’obbiettivo di ridurre la letalità del Coronavirus, prima del prossimo autunno, grazie all’immunità di massa.

Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia

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