Il lord dei setter: il regale Setter Gordon.

setter1(ASI) Questa volta vi conduco nel mondo dei setter, canibellissimi e molto intelligenti; in particolare conosceremo il setter Gordon del quale ce ne parlerà la signora Vignoli proprietaria dell’affisso “Dell’ Aristea” in provincia di Roma.

 

“Signora Vignoli quando e come nasce il suo allevamento?”

luigi setter“Il primo Gordon risale al 1970, un inatteso e casuale incontro. Fu utilizzato esclusivamente per la caccia con ottimi risultati. Nel 1985 acquistammo un maschio ed una femmina dall’allevamento dell’Arbia: da quel momento, oltre che i terreni di caccia iniziammo a calcare i ring d’Italia con questa splendida coppia di cani ottenendo ottimi risultati. Nel 1996 l’Enci riconobbe il nostro affisso “dell’Aristea” dal greco “Aristos” ossia “il migliore”. Proprio nel 1996 nacque la nostra campionessa italiana di bellezza “Azzurra dell’Aristea”. Nonostante questo successo ritenemmo però che i nostri Gordon, seppur sempre ottimi cani da caccia, dimostrassero lievi difetti morfologici e caratteriali. Pertanto, grazie all’incontro con un’importantissima allevatrice e giudice inglese, importammo dall’Inghilterra un Gordon che a due anni divenne Campione italiano di bellezza. Grazie a questo splendido cane ed alla sua progenie l’allevamento iniziò ad avere esemplari con minor difetti rispetto a quelli precedenti. Da allora continuiamo con frequenza e regolarità ad importare soggetti necessari alla continuazione del nostro allevamento con lo scopo ultimo di allevare esemplari morfologicamente corretti, caratterialmente equilibrati e buoni cacciatori, convinti del fatto che morfologia e capacità venatorie debbano essere qualità indissolubili nella selezione della razza. Nel tempo il nostro allevamento ha prodotto numerosi Campioni italiani di bellezza, Campioni di San Marino, Campioni veterani, Campione riproduttore e Campione assoluto”.

“Signora Vignoli mi può parlare della storia della razza? Come e dove nasce il bel nero focato?”

gordon 94“Nel castello di Gordon, il duca Alessandro IV iniziò l’allevamento della razza nel 1820. I primi Gordon giunsero in Italia alla fine del 1800 e subito si conquistarono la fama di eccellenti cani da caccia, sempre in buon collegamento con il conduttore ed atti ad ogni variazione di selvaggina o di ambiente.

Col suo aspetto solido, il setter Gordon gode di una preferenza piuttosto costante da parte di quegli estimatori delle razze da ferma britanniche che di lui apprezzano le qualità di serietà e perseveranza nel lavoro. Dolce ed amabile, intelligente e dignitoso, dal temperamento coraggioso ed efficiente, dal carattere gentile e costante, affettuoso e docile, rivela già in età precoce di essere un cane serio, affidabile come pochi. Ottimo cacciatore, facilmente addestrabile ma anche eccellente cane da compagnia e capace di fare la guardia certamente per quel filo di sangue da pastore che scorre nelle sue vene.

serviziinfanziaIl Gordon tipico deve avere una costruzione generale tale da non ricordare in nessuna parte quella del setter Inglese e tanto meno quella dell’irlandese. La sua costruzione è di atleta poderoso con forte ossatura, possente e robusto, armonico ed equilibrato. Ha una struttura consistente ma elegante dalla conformazione perfettamente simmetrica, con movimento sciolto ed efficiente, con la tipica andatura di resistente galoppatore. Gli occhi brillanti marrone scuro rivelano un’espressione pronta, acuta ed intelligente, il suo mantello di un bel nero brillante tendente al blu con focature di un intenso rosso mogano, fanno di questo setter un eccellente soggetto per bellezza e bravura nel lavoro. Intelligente, facile da addestrare e pieno di dignità. Il Gordon è un caneardito, socievolee, per natura, calmo e gentile.

Il suo aspetto nobile attira l’attenzione del profano ed è rafforzato dal suo sguardo pieno di tenerezza. Se volete provare le sue qualità come fermatore indefettibile o come vero amico di tutti i giorni non rimarrete affatto delusi. Il Gordon non è un cane di tutti né per tutti, chi lo sceglie possiede una rara combinazione di aristocratica bellezza. Un compagno di profonda intelligenza e rara sensibilità, l’amico sempre vero e sincero col quale condividere le mille emozioni di un rapporto reciproco fatto di stima, affetto puro e rispetto.”

Donatella  Arezzini per Agenzia Stampa Italia

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