“Un abbraccio verde per sentirci parte di un tutto” Incontro con l’Aimef Associazione Italiana MedicinaForestale.

peterapyjpg(ASI) Oggi più che mai abbiamo bisogno di rigenerarci lontano dalla routine quotidiana, lontano dalla sovrabbondanza di informazioni propinateci dai media e trovare uno spazio, un luogo ideale per ascoltare il silenzio. 

Forse questa “riconciliazione”  con Madre Natura è diventata possibile grazie ad associazioni come Aimef al cui presidente  dottor Paolo Zavarella, Medico, Dentista ed Osteopata, Direttore Scientifico della scuola di Medicina Forestale curata dall’istituto EDUCAM, ho posto alcune domande.

Dottor   Zavarella può parlarmi del perché/quando nasce l’Aimef e quali sono gli obiettivi che si prefigge?

“L’Aimef nasce nel 2018 e ha come principale scopo statutario quello di far riconoscere la Medicina Forestale come disciplina di Medicina Complementare che può essere prescritta dai Medici e dagli Psicologi per prevenire e curare diverse patologie e per promuovere la salute dell’Uomo. Esattamente come avviene in Giappone da quarant’anni anche in Italia la nostra associazione vuole dimostrare, attraverso la sperimentazione e la ricerca, che la Medicina Forestale può portare tanti benefici anche solo con una semplice passeggiata “consapevole” di 4-6 ore in un bosco, una foresta o in un parco urbano che definiamo Immersione Forestale. Per questo prima e dopo tutte le Esperienze Forestali vengono sempre rilevati dati biologici e biopsicosociali con gli appositi strumenti scientifici: pressione del sangue, HRV, ventilazione, ossigenazione, glicemia, temperatura e conduttanza cutanea, questionari sulla percezione dello stress o di valutazione della salute e dell’umore.

L’ Aimef  si occupa anche di Qualificare i luoghi adatti ad effettuare le immersioni forestali che vengono chiamati Forest Bathing Center. All’interno dell’associazione sono stati creati diversi Gruppi di lavoro: Comitato scientifico, Task force dei Medici, Squadra tecnica di esperti, ma anche un normale cittadino può associarsi con una quota minima di 20,00 euro all’anno contribuendo alla ricerca scientifica, alla salvaguardia della natura ed alla diffusione della Medicina Forestale in Italia.”

Quali e quanti sono i luoghi qualificati da Aimef? Come si diventa luogo qualificato e cosa sono i livelli di immersione?

“La procedura di Qualificazione dei Forest Bathing Center effettuata da Aimef ha l’obiettivo di dimostrare scientificamente che trascorrere del tempo in quel determinato luogo naturalistico è davvero in grado di produrre effetti significativi sulla salute e sul benessere psico- fisico delle persone. Attraverso misurazioni sul terreno, sulla biodiversità, sulla presenza dei B-VOC ( le sostanze terapeutiche emesse dalle piante), di inquinanti o radiazioni e soprattutto mediante prova sul campo effettuata durante una Immersione forestale con un campione di 30 persone, i nostri esperti  sono in grado di quantificare il potenziale terapeutico del luogo naturalistico ( Parco Regionale o Nazionale, Villa Urbana, Giardino o Orto Botanico) in modo da consentirne la tutela e favorire la presenza  e la frequentazione da parte dei cittadini.  La qualificazione di idoneità alla Balneazione forestale può essere richiesta da Enti pubblici e privati, titolari e gestori di Location che si ritengono titolate e qualificate ad ospitare Esperienze e progetti di Medicina Forestale. L’ente pubblico o privato  che sceglie liberamente di ottenere  l’ Attestato di Qualificazione FBC di Idoneità alla Balneazione Forestale può utilizzarlo nelle proprie informative  per rendere visibile al pubblico il Potenziale di Promozione della Salute che è stato riscontrato dall’ AIMEF nell’ambiente naturale di proprietà o cura o dove si svolgono le esperienze di contatto con la natura ( Immersioni Forestali, Shinrin-Yoku, Asilo nel Bosco, Passeggiate Terapeutiche, Esperienze di Forest Coach, Forest therapy ed altro.)”

“Le Immersioni Forestali sono state classificate da Aimef in 5 Livelli di Profondità: dal livello 1, diurna di gruppo e guidata dagli Esperti Diplomati in Medicina Forestale fino al livello 5, che prevede invece un pernottamento in solitaria all’interno di un contesto forestale, con supervisione di un Esperto. Inoltre sono state suddivise in 3 diverse categorie: a) che consiste in una semplice riattivazione del contatto con la natura, b) che implica anche l’esecuzione di esercizi e pratiche di promozione della salute (respirazione, yoga, mindfullness, euritmia, aromaterapia, osteopatia…) c) che implica invece un lavoro diretto alla tutela della natura (piantumazione, pulizia dei sentieri, cura delle piante, metodo Plantfulness…)”.

“Chi sono i fruitori principali delle Immersioni?”

“L’ associazione, grazie alla collaborazione dei tanti associati e dei Diplomati esperti Facilitatori in Medicina Forestale che oggi sono già presenti in molte regioni italiane (Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino –Alto Adige, Veneto), progetta e realizza Esperienze di Immersione Forestale ovunque sia possibile! Di solito le esperienze di Shinrin-Yoku sono rivolte a tutte le persone che percepiscono come il distacco forzato che stiamo vivendo dalla natura ci stia danneggiando. I ricercatori ed i medici fanno proprio riferimento alla “Sindrome da Deficit di Natura” per indicare tutti quei sintomi e patologie che oggi si stanno diffondendo così prepotentemente nel mondo occidentale : diabete, ipertensione, infarto, asma e bronchiti, malattie allergiche tumori, disturbi del metabolismo del sistema endocrino-immunitario,ansia,depressione,demotivazone…tantissime persone partecipano alle nostre immersioni forestali sia per prevenzione o promozione della salute che per velocizzare la guarigione da qualche patologia. Il Diplomato Esperto di Medicina Forestale ,col patrocinio di Aimef, può svolgere attività di Facilitatore per un approccio “terapeutico” alle immersioni nella natura in ambito privato, nel contesto delle terapie del benessere, nei contesti psicopedagogici ( asili, scuolematerne, associazioni disabili,anziani,recupero della devianza minorile), nei diversi contesti sociosanitari (ospedali, cliniche private, facilitazione del recupero post chirurgico nei pazienti oncologici o cardiopatici, facilitazione del recupero delle patologie metaboliche ,disfunzionali,psichiatriche,ambito PNEI,e molto altro. E poi, grazie alla nostra esperta diplomata Francesca Laiacona, oggi c’è anche la Pet Forest Therapy: esperienze di Medicina Forestale progettate per i nostri animali da compagnia, come cani e gatti e altri “piccoli pelosetti” che, a forza di vivere nelle nostre case, stanno ammalandosi delle stesse nostre malattie! La Pet Forest Therapy è pensata per i nuclei familiari che hanno cura di un animale che vive in casa, per consentire a tutti di vivere delle esperienze salutari e terapeutiche nei contesti naturali delle nostre città e campagne!

Donatella  Arezzini per Agenzia Stampa Italia

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