Governo Draghi: gli otto punti del programma da realizzare

governodraghi(ASI) Roma - Il neo Governo Draghi prevede otto punti da realizzare nel suo programma. Nel breve periodo, alcuni dei temi che dovranno essere trattati sono, ad esempio: il "Recovery Plan", ed in particolare riscrivere e definire la governance; la riforma fiscale con decisione da prendere sul destino di 34 milioni di cartelle fiscali da bloccare o meno; occuparsi  delle crisi di Alitalia ed ex Ilva; fare una scelta dopo il 31 marzo sul blocco dei licenziamenti e la proroga della Cassa Integrazione. 

Mentre, nel medio - lungo periodo ce ne sono altri di risultati da raggiungere, tra cui: la campagna vaccinale per arrivare a 300 mila vaccini al giorno.
 
Ma, esaminiamo brevemente ad una ad una le otto "aree" generali di intervento del Governo: 
 
1) RIFORMA FISCALE: riduzione del carico fiscale con progressività dell'imposta, soprattutto sui redditi sotto i 40-50 mila euro. Si potrebbe recuperare, secondo il Governo, il minor gettito fiscale con nuove norme contro l'evasione fiscale o tramite una maggiore tassazione dei consumi. Favorire gli investimenti in Italia. 
 
2) TRANSIZIONE ENERGETICA: Draghi ha parlato di un Governo ambientalista che dovrà impiegare 209 miliardi di euro nei prossimi sei anni per una crescita sostenibile del Paese, con calcolo preciso della riduzione delle emissioni e dell'impatto sull'economia circolare.
 
3) RECOVERY PLAN: Il Ministro competente Roberto Cingolani dovrà usare il 37% della spesa del Recovery Plan (almeno 77 miliardi di euro)  sull'Ambiente con deleghe dal Mise e forse anche dai Trasporti. Cingolani insieme al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e al Ministro Vittorio Colao che si occuperà della Transizione digitale del Paese, avranno competenze su quasi il 90% del Recovery Plan italiano. In merito, dovrà essere stilato nelle prossime settimane un progetto che dovrà essere inviato alla Commissione Europea con un cronoprogramma e un modello di governance.
 
4) TRANSIZIONE DIGITALE: il Ministro Vittorio Colao, tra l'altro, ha intenzione di completare la rete a banda larga per il 5G, digitalizzare la scuola, cablare tutto il territorio del Paese, modernizzare la pubblica amministrazione, riformare la giustizia. Il settore della Transizione Digitale ha a disposizione circa il 20% dei fondi del Recovery Plan, ma indirettamente sono molti di più, perché la digitalizzazione influenza un po' tutti i settori come la sanità, la cultura e il turismo. 
 
5) ISTRUZIONE: Riforma della scuola e recupero delle lezioni perse a causa della pandemia. Si parla di criteri valutativi efficienza degli insegnanti, digitalizzazione e occupazione delle cattedre vacanti.
 
6) GIUSTIZIA: La Ministra della Giustizia Marta Cartabia si dovrà occupare della riforma del Processo Civile e di quello Penale.
 
7) OPERE PUBBLICHE: dovrebbero partire 59 opere prioritarie in base a un elenco del Mit.
 
8) VACCINAZIONI: Draghi punta a una piattaforma unica nazionale e ad un coinvolgimento della Protezione Civile. Inoltre, parte della produzione dei vaccini europei potrebbe essere spostata in Italia acquistando le licenze. A tal proposito, a giugno dovrebbe arrivare il primo vaccino italiano dell'azienda Reithera. L'obiettivo è arrivare ad almeno 300 mila vaccinazioni al giorno, coinvolgendo anche  i medici di famiglia. 
 
Il riepilogo dell'elenco dei Ministri del Governo di Mario Draghi:
 
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Mario Draghi.
 
SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO: Roberto Garofoli.
 
MINISTRI CON PORTAFOGLI:
Esteri Luigi Di Maio – M5S; Interno Luciana Lamorgese – Tecnico; Giustizia Marta Cartabia – Tecnico; Difesa Lorenzo Guerini – PD;  Economia Daniele Franco – Tecnico; Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti – Lega;  Lavoro 
Andrea Orlando – PD;  Agricoltura
Stefano Patuanelli – M5S; Ambiente – Transizione Ecologica – Recovery Plan
Roberto Cingolani – Tecnico; Infrastrutture e trasporti
Enrico Giovannini – Tecnico; Istruzione 
Patrizio Bianchi – Tecnico;  Università e ricerca Cristina Messa – Tecnico; Cultura e Turismo Dario Franceschini – PD; Salute Roberto Speranza – LeU.
 
MINISTRI SENZA PORTAFOGLI:
Affari regionali e autonomie Maria Stella Gelmini – FI; Giovani e Sport Fabiana Dadone – M5S;
Innovazione – Transizione Digitale Vittorio Colao – Tecnico; Rapporti con il Parlamento
Federico D’Incà – M5S; Pubblica Amministrazione Renato Brunetta – FI; 
Sud e Coesione Territoriale Mara Carfagna; Pari opportunità e famiglia
Elena Bonetti – IV;  Coordinamento Turismo Massimo Garavaglia – Lega; 
Disabilità Erika Stefani – Lega.
 
 
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia

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