Il barbiere di Saba - Ibra e Cristiano, protagonisti a Milano e Cesena. Gattuso e Giampaolo dietro la lavagna 

IMG 4711 15 09 20 12 34(ASI) Pelo, contropelo e molto altro dei nostrI barbieri. Applausi per Ibra e Cristiano Ronaldo - che ruba la scena a Pirlo - rasoiate per Gattuso e Giampaolo. Napoli e Torino sprofondano contro Sassuolo - sempre più secondo - e Lazio.

Il vecchietto e i ragazzini, Milan da scudetto? 
 
Il Milan continua a vincere e si gode la testa della classifica. Con un gol di Ibrahimovic all’83’ batte l’Udinese, decima vittoria in undici partite. Fa gol, ne prende pochi, gioca facile. Pioli fa risultato e gruppo affidandosi al vecchio atleta svedese. Quando non c’è stato Ibrahimovic, i giovanotti rossoneri hanno fatto altrettanto bene. Dopo sei partite non si possono fare bilanci, né proiezioni, ma i numeri e l’atmosfera fanno pensare positivo. Maldini e Ricky Massara, hanno messo su un organico che, Covid permettendo, può lottare per il tricolore e la UEFA. Capito Conte? Di vecchietto ne basta uno!
 
Pirlo maestro? No, il maestro è Cristiano
 
Due reti, un buon rientro. È la Juve di Cristiano Ronaldo, mica di Pirlo. E lo sarà sempre. Non ce ne voglia nessuno, ma la Vecchia Signora non può fare a meno dell’asso portoghese. Per il resto soliti limiti di una squadra in sofferenza anche a La Spezia.
 
Gattuso dietro la lavagna
 
Ma come, De Zerbi espugna Napoli senza Berardi, Caputo e Djuricic e nessuno parla del Napoli lanciato all’inseguimento del Milan? Cambia tutto, perché adesso al secondo posto c’è il Sassuolo che, pur privo di titolari importanti e con Boga a mezzo servizio, fa il colpaccio. Lezioni di calcio, utili anche per Conte, incapace di battere il Parma senza Lukaku. 
 
Giampaolo dove sei? 
 
Uno degli allenatori emergenti - almeno fino a qualche anno fa - ha smarrito la strada. Dopo il flop Milan, il suo Torino è all’ultimo posto. In vantaggio di un gol a tre minuti dalla fine, è riuscito nell’impresa di farsi raggiungere e, addirittura superare. Calcio champagne, sì, ma per gli avversari. La fase difensiva farebbe impallidire Zeman.

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