I soliti vizi di Roma: Fonseca traballa ma in tanti sono... Allegri

IMG 4938 23 09 20 09 51(ASI) Roma è città lunatica, volubile come il popolo che assisteva ai combattimenti dei gladiatori, o a quelli con bestie feroci. Il destino di Paulo Fonseca da Nampula, città del Monzambico un tempo colonia portoghese, è appeso ad un filo. Il popolo giallorosso è combattuto, e l’imperatore Dan Friedkin non ha ancora deciso se condannare l’allenatore all’esonero, oppure concedergli la grazia.

Fonseca, la cui pettinatura ricorda più quella del celebre poliziotto Frank Poncharello che quella di Massimo Decimo Meridio, ha la coscienza pulita, e più in là del quinto posto, con quella rosa, non poteva andare. Sarebbe un bene se i tanti Sor Memmo della Capitale, che amano bere caffè in tazzine giallorosse, e preparano il pranzo avvolti in grembiuli personalizzati con tanto di faccione di lupa in evidenza, accettassero la realtà. 

Non è mai semplice essere realisti, figuriamoci nella Roma che Giotto definì, con eccessivo realismo, città degli echi, delle illusioni e dei desideri. A Max Allegri, qualora diventasse allenatore della Magica, servirà tempo. Pensare che possa vincere tutto e subito, è pura illusione. Avrebbe mai potuto il grande Michelangelo Buonarrotti affrescare la Cappella Sistina con matite colorate? 

Allegri è bravo, vincente, carismatico, in grado di cambiare le partite in corso d’opera come pochi altri sanno fare, ma non è la Madonna dell’Archetto e non gli basterà muovere gli occhi per trasformare la Roma. Più facile bruciare i tempi nel Tango, dove tra l’altro Allegri si è rivelato abile come un ballerino della regione del Rio de la Plata. 

Impazza il mercato, osannato da inni di gioia dei tanti strilloni estasiati alla sola idea di vedere in giallorosso De Sciglio, figliol prodigo del figliol prodigo di Galeone, Kean, Mandzukic e, perché no, anche Rudiger e Smalling. La sconfitta a tavolino contro l’Hellas Verona per il caso Diawara è alle spalle, e la sfida alla Juventus è alle porte. 

Il popolo sogna, e i vari Sor Memmo, tra un caffè e un cornetto, sorridono nel pensare che anche in caso di scoppola contro la Vecchia Signora, i giorni a venire saranno più... Allegri. 

Volete così... 

Raffaele Garinella - Agenzia Stampa Italia 

 

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