L'importanza del restauro delle opere d'arte in Abruzzo oggi: facciamo la conoscenza di Gastone Costantini

costantini(ASI) Lanciano (Ch) – Oggi facciamo la conoscenza di Gastone Costantini, artista e restauratore di beni culturali con qualifica nazionale. Un professionista che ha al suo attivo quarant’anni di esperienze, acquisite  fra cantieri e scuole di formazione. L’arte del restauro, piuttosto recente, è nata alla fine del Settecento col Neoclassicismo, l'inizio dei primi scavi nei siti archeologici italiani e la conseguente necessità di valorizzare e tutelare gli antichi tesori recuperati.

 

Gastone Costantini, lancianese di 58 anni, rappresenta una categoria professionale che, soprattutto  in territorio d’Abruzzo, martoriato dal terremoto, è di fondamentale importanza.

Oggi più che mai, si rende necessario diffondere la cultura del restauro, soprattutto nelle scuole, con l’auspicio che le nuove generazioni possano far tesoro delle enormi ricchezze ricevute in eredità. 

Purtroppo, c'è una forte carenza di maestranze capaci di trasmettere il valore inestimabile delle “arti”, mancano gli artigiani che, in un passato recente, hanno svolto un ruolo fondamentale nella società  “pre” tecnologica.

(ASI) Gastone Costantini , dopo il liceo artistico e la scuola di restauro di Firenze, inizia la sua attività lavorativa e da 26 anni gestisce un laboratorio con sede a Lanciano in viale Cappuccini 1.

Fra i suoi restauri più importanti, si ricorda quello della Cattedrale, della Madonna del Ponte e del Teatro Fenaroli di Lanciano; e poi, il restauro dei reliquiari settecenteschi del museo di San Nicola, vari dipinti custoditi presso il Museo Diocesano, sempre nel centro frentano e tanti altri interventi eseguiti sia per enti pubblici che privati, sia in Abruzzo che fuori regione.

Gastone Costantini, nel corso degli anni si è appassionato ai mestieri dell’ alto artigianato, riproponendo attività  quali la scagliola(1), il marmorino(2), la doratura a guazzo (3), l’affresco, oltre alla pittura mediante tecniche antiche. Per quanto riguarda il restauro, invece, il Costantini si è specializzato in dipinti su tela e tavola, stucchi e dorature.

A tal proposito, abbiamo chiesto al Maestro Gastone Costantini, cosa è cambiato negli ultimi anni, rispetto al passato nel mondo del restauro: "Certamente è cresciuto il livello di consapevolezza e di conoscenza delle materie che costituiscono l’opera d'arte. La tecnologia consente oggi di avere informazioni preziose e indispensabili ai fini della ricerca applicata al restauro dei beni culturali.

In Italia, un restauratore con qualifica dovrebbe operare principalmente in ambito pubblico ( Stato, Enti locali, Soprintendenze e Chiesa Cattolica ), ma non si esclude l’ambito  privato ( antiquari e  collezionisti ). L'austerità degli ultimi anni e la perenne carenza di fondi utilizzabili, ha rallentato le opere di restauro su tutto il territorio nazionale.

 La vera novità, per quel che riguarda l’inquadramento della  figura professionale del restauratore, è rappresentata dalla tanto sospirata “qualifica”, che dovrebbe finalmente porre fine alle “improvvisazioni” e alle invasioni di campo. 

A breve ci sarà un albo professionale e ciò vuol dire che verranno garantiti adeguati standard professionali senza i quali non si è abilitati a lavorare nel settore".

Sull'attività di restauro di Gastone Costantini per dipinti su tela e tavola, stucchi e dorature, vedi anche: https://www.youtube.com/watch?v=XNMynf-8HpU

Note:

(1) Scagliola: La scagliola è una tecnica di decorazione a imitazione del marmo. Nasce a Carpi nel 1588 grazie a un’intuizione di Guido Fassi che sperimenta per la prima volta un impasto di polvere di selenite con pigmenti colorati e colle animali. Al tempo le cave di marmi pregiati scarseggiavano e, per sopperire alle continue richieste di materia prima, si comincia ad utilizzare la tecnica della scagliola per la realizzazione di altari e decori di vario genere.

 

(2) Marmorino: Il marmorino è una decorazione a stucco, di pregevole fattura, molto utilizzata nelle civiltà antiche (egiziana, etrusca, romana ). Si tratta di impasti di varia natura, costituiti da polveri, grassello di calce e pimenti, applicati a più strati, fino ad ottenere un intonaco compatto e straordinariamente bello. La pittura pompeiana, ad esempio, ha una base a marmorino.

 

(3) Doratura a guazzo: La doratura in genere è un processo di decorazione ornamentale usato su diversi materiali e con diverse tecniche per decorare e impreziosire un oggetto con l'apposizione di un sottilissimo strato di oro, detto "foglia oro". La doratura veniva usata per la sua resistenza alla corrosione del tempo, non solo nell'arte e nell'architettura medievale bizantina e rinascimentale, ma, anche nella produzione di volumi di pregio per bibliofili e nella decorazione di mobili di lusso. Esistono diversi tipi di dorature, ma quella realizzata con la tecnica a guazzo conferisce al metallo la massima esaltazione possibile. Nella storia dell’arte vi sono grandi esempi di opere dorate, spesso prodotte da grandi artisti italiani ed europei. Nella doratura a guazzo, il supporto, spesso di legno, deve essere preparato con vari strati di gesso e colla animale.La stessa preparazione viene poi levigata e ricoperta di bolo caldo che, una volta asciutto, riceverà la lamina sottile di metallo prezioso.La foglia di oro verrà successivamente “brunita” con pietra d’agata e velata con sottili strati di vernice. La doratura è una tecnica di decorazione complessa che non può essere di certo spiegata in poche parole".

 

Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia

 

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