Intervista a Diego Troiano, Direttore del Museo dell'Artigianato Ceramico Abruzzese (MACA) di Pianella

(ASI) Pianella (Pe) - Abbiamo visitato il Museo dell'Artigianato Ceramico Abruzzese (che chiameremo con l'acronimo MACA), sito a Pianella nel Palazzo della Cultura, un immobile comunale in stile neoclassico nel centro del paese, appartenuto precedentemente alla famiglia Melchiorre. L'edificio é vicino alla chiesa sconsacrata dell'ex parrocchia di San Leonardo e allo storico Palazzo Crognale.

Nel MACA abbiamo scambiato due chiacchiere col Direttore del Museo, Diego Troiano, a cui abbiamo posto delle domande.

- Ci parli brevemente delle caratteristiche del MACA ?

"Il nostro é un museo comunale, nato nel 2015 ed é l'unico in Abruzzo che espone 15 centri di produzione ceramica: Castelli (Te), Rapino (Ch), Palena (Ch), Roseto (Te), Giulianova (Te), Chieti, Pescara, Lanciano (Ch), Vasto (Ch), Penne (Pe), L'Aquila, Anversa degli Abruzzi (Aq) Torre dei Passeri (Aq), Bussi (Pe), Fara Filiorum Petri (Ch).
Il museo é nato dalla sinergia fra il collezionista e studioso della ceramica Diego Troiano, il Comune di Pianella e la Pro Loco locale che gestisce le aperture".

- Che tipologia di "pezzi" avete in esposizione?

"Cronologicamente vanno dalla seconda metà del Cinquecento alla metà del Novecento. Il museo si divide nella raccolta permanente di circa 500 pezzi che Diego Troiano ha messo a disposizione gratuitamente e le numerose mostre che si sono tenute nella struttura con una buona risposta delle presenze".

- Ci parli di qualche pezzo interessante che avete nel MACA...

"Premetto che chiunque voglia documentarsi sulle varie produzioni ceramiche deve venire a Pianella al MACA. Fra queste spicca, ad esempio, un pavimento di metà Cinquecento di Anversa degli Abruzzi, una importante raccolta della SIMAC di Castelli, la più antica ceramica di Rapino fino ad ora rinvenuta, le opere del pittore Fedele Cappelletti, delle ceramiche pubblicitarie del Bar D'Amico di Pescara degli Anni Venti del Novecento, usate per gustare il noto parrozzo e create dalla ditta di Emilio Polci, un Castellano trasferitosi a Pescara nel 1925 (ndr all'epoca Pescara era Provincia di Chieti). Si può dire che la storia della ceramica abruzzese e pressoché permeata totalmente, da quella della ceramica di Castelli. Sono infatti i Castellani che si spostano a Pescara, centro in forte espansione economico - sociale in questo periodo. Oppure i Fuina che attratti dal turismo balneare estivo si spostano a Giulianova. A testimonianza di ciò ceramiche decorate con immagini di barche. A proposito di turismo c'é da segnalare alcune ceramiche della fabbrica di S.Bernardino di L'Aquila con immagini souvenir turistici di donne in classici costumi abruzzesi di Scanno, o vedute con i monumenti tipici aquilani come S.Bernardino e Collemaggio".

- Quali progetti avete nel medio termine?

"Considerato il successo della struttura si sta pensando di allargare lo spazio espositivo del museo. Continueremo a fare mostre temporanee, a presentare opere sulla ceramica abruzzese di uso comune".

 

Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia

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Fonte delle notizie artistiche dell articolo si riferiscono al seguente collegamento: http://www.ceramicheabruzzo.it/index.php?q=default&id_tem=106&id_grp=

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